L'ANALISI
02 Febbraio 2022 - 05:20
Giancarlo Sala con i suoi cani
VAILATE - Da randagi a campioni d’Italia. È merito della passione e della tenacia di Giancarlo Sala e di sua moglie Mara, di Vailate, se due cani meticci di taglia grande, Tom ed Artù, hanno trovato una famiglia che li ama, sono riusciti almeno in parte a superare le paure figlie di un passato traumatico, e, soprattutto, sono diventati i migliori, sul suolo nazionale, nello sport del «mantrailing», una disciplina in cui un cane, partendo dall’ultimo punto noto in cui una persona (un figurante) è stata, dopo aver annusato un suo indumento, che sia un fazzoletto oppure una garza, ne segue le tracce fino ad individuarla, sedendosi poi davanti a lei.
«Io e Mara – racconta Giancarlo, 44enne addestratore cinofilo Enci, educatore cinofilo Fisc di terzo livello ed istruttore di mantrailing di secondo livello - abbiamo adottato Tom ed Artù dal canile di Brignano, in provincia di Bergamo. Indicativamente, il primo ha quattro anni e qualche mese mentre il secondo è di un anno più giovane. Quando li abbiamo portati a casa hanno manifestato gravi problemi comportamentali, fra ansia, aggressività e paura, soprattutto nel caso di Artù. Ci abbiamo lavorato moltissimo risolvendo almeno una parte di questi problemi. Del resto, certi traumi non si dimenticano. Però siamo anche riusciti ad avviarli ad uno sport nel quale sono riusciti ad eccellere.
Aggiudicandosi diverse prove, Giancarlo assieme a Tom ha vinto il campionato italiano 2021 di mantrailing, classificandosi inoltre al secondo posto con Artù. Ora, con Neve, giovane lupo cecoslovacco, nuovo arrivato nella famiglia Sala, l’addestratore cinofilo è già ai vertici della rassegna tricolore di quest’anno.
«Questo sport – continua Sala - consente ai nostri cani di frequentare ambienti in cui sono a contatto sia con persone sia con altri cani. In questo modo acquisiscono sicurezza senza essere forzati a fare qualcosa controvoglia. Al contrario, sono stimolati a rendersi utili e a collaborare con l’uomo usando ciò che per loro è la cosa più naturale, l’olfatto. Assieme abbiamo girato l’Italia gareggiando da Trento a Venezia fino a Roma. Uno sport bellissimo, che ha fatto e fa bene anche alla mia salute».
Tom, Artù e Neve si allenano assieme ai loro padroni ogni martedì a Vailate ed il mercoledì in tarda serata a Montichiari, nel Bresciano. Mara sta inoltre addestrando Khalinda, un pastore delle Alpi, il loro quarto cane, in vista del debutto nel campionato nazionale di mantrailing del prossimo 27 febbraio, in una gara che si terrà a Vailate.
«Occorre molta passione – conclude Giancarlo -, quella che per i cani io ho sempre avuto e che ad un certo punto, dopo la morte dei mio pastore tedesco Dagor, mi ha portato a voler conoscere una razza come quella del lupo cecoslovacco e ad acquistarne un esemplare (Alaska, morto però molto giovane) con il quale ho intrapreso, per l’appunto, lo sport del mantrailing».
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