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VOLTIDO

Un piccolo «lago» sotto il municipio

Il sindaco: evento misterioso. Nei sotterranei 50-60 centimetri d’acqua per 80 metri quadrati. «Ora dobbiamo intervenire»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

01 Febbraio 2022 - 05:15

Un «lago» sotto il municipio

L'acqua nel sotterraneo del municipio

VOLTIDO - Un piccolo «lago» nel sotterraneo del municipio e un mistero da risolvere. Il sindaco Giorgio Borghetti è alle prese con un intervento che abbina la necessità di una messa in sicurezza dell’edificio pubblico con la curiosità storica.

PRESENZA DI ACQUA NEL SOTTERRANEO.

«Nel sotterraneo, che si estende per 80 metri quadrati — spiega Borghetti —, c’è una presenza di acqua. È vero che l’edificio è molto stabile, perché dal 1881 non ha dato segni di cedimento, ma sicuramente avere sempre questi circa 50-60 centimetri d’acqua per 80 metri quadrati mi sembra che non vada bene. Con una pompa abbiamo già provveduto a togliere l’acqua ma quando è piovuto ancora siamo tornati daccapo e non possiamo accedere alle stanze perché il pietrisco e il fango arrivano fino a 2 metri e mezzo d’altezza. Non sappiamo se le due stanze sono piene anch'esse del pietrisco che si vede in corrispondenza della finestra».

voltido

Un piccolo «lago» nel sotterraneo del municipio


Secondo il sindaco è più probabile che gli ambienti siano pieni d’acqua: «La mia è una ipotesi, ma la prima cosa da fare è mettere tutto in sicurezza e capire perché c’è acqua, se dipenda cioè da un'infiltrazione oppure da un accumulo nel corso di quasi 150 anni. Io suppongo che il pietrisco presente sia stato aggiunto dopo, perché non è possibile che sia stato fatto un progetto di due stanze più corridoio e poi quegli ambienti siano stati usati per materiali di risulta, è impossibile».

Il materiale presente secondo Borghetti, dev’essere stato aggiunto almeno mezzo secolo dopo la costruzione del municipio, progettato dall’architetto Luciano Mastrocchio di Piadena. «Quando ho fatto una ricerca sui Caduti di Voltido, è emerso che un ragazzo ungherese era morto in municipio. Mi ero sempre chiesto dove poteva essere deceduto quel giovane, perché il piano terra e il piano superiore erano adibiti alle aule scolastiche e alla palestra, come era previsto nel progetto, ma non erano previste stanze di ricovero per chi era povero, di passaggio oppure non sapeva dove andare. Quando mi sono messo a pensare all’utilizzo di queste stanze ho pensato subito che il ragazzo ungherese con altri suoi compagni, uno di Orzinuovi e uno di Varese, che l’avevano assistito, usassero queste stanze temporaneamente, tanto più che con il lavoro storico realizzato da Mauro Ferrari è emerso che a Pontirolo c’era un piccolo campo di concentramento per ragazzi polacchi e anche ungheresi durante la prima guerra mondiale».

Borghetti ricorda che quel ragazzo era morto a febbraio del 1919 e spiega di voler approfondire il sospetto che il sotterraneo venisse utilizzato come spazio di ricovero temporaneo per persone in difficoltà. «Mi incuriosisce molto la vicenda e vorrei scoprire se per caso, nel sotterraneo, c'è qualche reperto ovviamente senza alcun valore ma che indichi come erano usate le due stanze. Abbiamo a disposizione un finanziamento statale di 84 mila euro con cui noi possiamo affrontare il problema, ovviamente seguendo tutte le regole. Prima probabilmente non è stato affrontato per mancanza di fondi. E speriamo di risolvere i misteri del sotterraneo».

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