L'ANALISI
17 Gennaio 2022 - 17:51
CREMONA - Agli atti, «non risulta notificato all’imputata il decreto che dispone il giudizio». L’imputata risulta «irreperibile». Eppure, l’indirizzo è corretto. Il giudice ha disposto di procedere con una nuova notifica, rinviando al 16 maggio prossimo il processo su un caso di Revenge porn, il reato dietro un clic, dal quale deve difendersi una moglie che, tradita, nel 2019 si sarebbe vendicata con la rivale. Storia di sesso, ‘corna’ e ripicca. Entrambi sposati, gli amanti si davano appuntamento ogni venerdì mattina, quando la moglie di lui si recava a Milano. Spesso facevano sesso su un camion: lui filmava lei, lei non lo sapeva. Lo scoprirà quando su Messenger le arriveranno screenshot che la ritraggono durante il rapporto intimo. Frame ricavati da un link. La vendetta è un piatto che va servito freddo. Lo avrebbe servito la moglie, 49 anni, difesa dall’avvocato Fabio Galli, alla quale la vittima, parte civile con l’avvocato Monica Nichetti, ora chiede i danni.
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