L'ANALISI
14 Gennaio 2022 - 05:30
CASTELVETRO - Più di 600 trasgressori (e conseguenti multe) al mese, vale a dire quasi una ventina ogni giorno: al netto delle contestazioni che potranno essere presentate alla luce di eventuali permessi speciali, i camion che nel corso del 2021 hanno attraversato il ponte sul Po che collega la Bassa Piacentina a Cremona, dove vige il divieto di transito per i mezzi pesanti, sono stati ben 6.434. E va detto che il dato non è del tutto completo, perché all’appello mancano ancora i verbali delle ultime settimane dell’anno appena concluso. I numeri non si discostano troppo da quelli del 2020, quando era stata registrata una media di 567 autotrasportatori non in regola ogni mese.
Un primo parziale divieto era entrato in vigore nel 2012, due anni dopo è stato esteso anche agli autoarticolati vuoti che possono raggiungere la massa a pieno carico di 20 tonnellate. Di conseguenza da sette anni possono attraversare il viadotto fra Lombardia ed Emilia-Romagna solo i piccoli camion e i mezzi del trasporto pubblico. Un controllo capillare è però in vigore solo dal febbraio 2020, quando sono stati installati varchi elettronici che permettono di fotografare e multare gli autotrasportatori che non rispettano la norma. Il meccanismo, chiamato Elfo gatecontrol, è in grado infatti di classificare i veicoli in base alla dimensione, riconoscendo dunque i camion, dei quali memorizza immagine e numero di targa. Un secondo controllo, volto ad eliminare dall’elenco dei potenziali trasgressori i pullman di linea e i mezzi di soccorso, viene effettuato poi dagli agenti della polizia provinciale chiamati ad esaminare le fotografie. E infine agli autotrasportatori passati sul ponte nonostante i cartelli viene recapitata la sanzione, che in base a quanto stabilisce il Codice della strada ammonta a 87 euro. Per chi sceglie di pagarla entro cinque giorni, scende a 60,90 euro.
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