L'ANALISI
11 Gennaio 2022 - 15:25
L’attuale sede del Centro per l’impiego in via Cairoli a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Da un lato il personale viene rafforzato; dall’altro, non si trova una sede idonea per ospitare il servizio. È il curioso destino del Centro per l’impiego che continua a non trovare una casa. È andato a vuoto, infatti, anche il secondo tentativo di trovare la nuova sede, attualmente posta nel palazzo di via Cairoli. Nessuno, infatti, ha presentato proposte entro il termine previsto di lunedì scorso. Una prima volta la scadenza dell’indagine di mercato avviata dal Comune era lo scorso 6 ottobre e in quella occasione arrivò solo una proposta ma la commissione – formata da Enrico Rossi (presidente), Fiorella Diana e Laura Cortellazzi (membri esperti) e da Claudia Mazzini (segretario verbalizzante) – prese atto che la richiesta non era idonea. Con il secondo tentativo non si è fatto avanti nessuno. Tra un po’ dovrebbe uscire un ulteriore avviso da parte del Comune per rilanciare la proposta.
Intanto, come detto, sono entrate in servizio due persone grazie al «Piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle politiche attive del lavoro», adottato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali. A Casalmaggiore era stato inizialmente previsto l’arrivo di sedici nuovi dipendenti pubblici per questo settore, ma il numero però dovrebbe essere ridimensionato. Per la sede si cercano locali in grado di ospitare 12/13 unità di personale e possedere alcuni requisiti, come essere raggiungibili con mezzi di trasporto pubblici, avere disponibilità di locali per l’accoglienza e spazi che tengano conto della necessità di riservatezza. C’è poi tutta una serie di requisiti tecnici da rispettare, come avere un impianto rete dati, un impianto di riscaldamento e raffrescamento, un ingresso indipendente. Dovranno garantire che siano rispettate, fra le postazioni di lavoro, le distanze di sicurezza prescritte dalla vigente normativa in materia di prevenzione e contrasto alla diffusione del Covid 19. Deve essere garantito accesso esterno e mobilità interna adeguati anche agli utenti portatori di handicap e deve essere garantita la possibilità, compatibilmente con gli attuali limiti dettati dall'emergenza sanitaria, di gestire incontri di gruppo con un massimo di 15 persone. Il Comune di Casalmaggiore stipulerà un apposito contratto di locazione a uso non abitativo di durata di sei anni, rinnovabile. Secondo gli avvisi emessi finora, il canone complessivo dei locali da destinare ad uffici di centro per l’impiego ed annesse attività non potrà essere superiore a 36.288 euro annuali, comprensivo di spese condominiali e con esclusione delle spese relative ai consumi (acqua, gas, elettricità). La spesa per il canone annuo di locazione sarà ripartita tra tutti i Comuni del Distretto che fa capo a Casalmaggiore. Evidentemente non è semplice trovare una struttura che risponda a tutti i requisiti richiesti.
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