L'ANALISI
08 Gennaio 2022 - 05:05
L'ex tribunale di Crema
CREMA - Sette anni fa, la battaglia per mantenere l’autonomia dell’ospedale Maggiore fu vinta anche grazie all’unità delle forze politiche: tutte. Oggi, invece, forse a causa delle imminenti elezioni amministrative, anche una raccolta di firme per cercare di convincere la Regione a scegliere l’ex Tribunale, come sede della futura Casa di comunità, si rivela una scelta divisiva. Nonostante il boom di adesioni. L’obiettivo è convincere la Regione a recedere dall’idea di via Gramsci come se. Ed è portata avanti dal gruppo "Crema Aperta-Città ecologista e progressista", che sostiene la candidatura a sindaco di Fabio Bergamaschi (centrosinistra). Ieri, terzo giorno dalla campagna, le firme online erano già 2.300.
«Gli aderenti al gruppo — spiega Franco Bordo — hanno già iniziato a raccoglierle anche in forma cartacea sugli appositi moduli. Da sabato prossimo, daremo il via anche ai banchetti in varie zone della città, iniziando dal mercato coperto di via Verdi. Credo che andremo avanti fino a metà febbraio». Dopodiché, il plico verrà consegnato all’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. «Sappiamo che non sarà semplice farle cambiare idea — conclude Bordo — siamo anche al corrente che la Regione ha fatto promesse senza mantenerle. L’ex Tribunale è troppo grande per una Casa di comunità? Noi sosteniamo da tempo che debba diventare un polo sanitario». Ma le minoranze in consiglio comunale bollano l’iniziativa di Crema Aperta come uno strumento di campagna elettorale a sostegno della continuità dell’amministrazione uscente che, a parer loro, non avrebbe saputo compiere scelte e azioni efficaci per cercare di riconvertire il Tribunale a sostegno del vicino ospedale.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris