CALCIO
31 Dicembre 2021 - 05:05
CASTELLEONE - Ancora sassi contro le finestre della stazione. Un paio di settimane dopo il primo, inqualificabile, assalto, eccone un altro. Mercoledì, non si sa se al pomeriggio o di sera, qualcuno si è reso nuovamente protagonista di un vergognoso tiro al bersaglio contro i vetri della sala d’aspetto. Il risultato? L’unica lastra risparmiata nel raid precedente è andata in frantumi e i cocci se li sono trovati ieri mattina i pendolari disseminati sul pavimento.
Rispetto all’episodio precedente, c’è però una differenza. Il Comune stavolta ha già presentato denuncia. I funzionario dell’ufficio tecnico, su sollecitazione del sindaco Pietro Fiori, hanno provveduto subito ieri mattina a formalizzare l’atto. «Chiunque sia stato – spiega il primo cittadino – non deve restare impunito. Se le telecamere dovessero confermare che i responsabili sono ancora gli stessi ragazzini di quindici giorni fa, mi auguro che le indagini consentano di identificarli a breve: a quel punto chiederemo di essere risarciti per entrambi i danneggiamenti».
In effetti le analogie non mancano. Il lancio di pietre, presumibilmente raccolte nella massicciata della ferrovia, è avvenuto nella stessa identica zona, la più riparata e lontana dall’impianto di videosorveglianza; tuttavia i dispositivi elettronici coprono in modo sufficientemente completo tutto il resto dell’area della stazione e, come a inizio mese, potrebbero consentire di riprendere gli autori non nell’istante in cui rompono i vetri ma mentre si allontanano, magari salendo sul treno diretto a Soresina, Casalbuttano e Cremona.
In queste ore gli agenti di polizia locale, coordinati dal comandante Andrea Vicini, stanno ripercorrendo a ritroso le registrazioni per cercare di isolare le immagini che ritraggono i presunti responsabili. Non conoscendo con esattezza l’orario in cui hanno colpito, il lavoro di scansione richiederà un po’ di tempo ma gli esiti, così almeno rassicurano in Comune, dovrebbero essere confortanti. A quel punto si tratterà di dare un nome ai volti immortalati nei video, per riuscirci sarà fondamentale la collaborazione con le altre forze dell’ordine presenti sul territorio perché con tutta probabilità i lanciatori di sassi non risiedono a Castelleone: raggiungono il borgo e poi ripartono quasi certamente servendosi del treno.
Tra l’altro si è scoperto che, oltre alle finestre della sala d’aspetto, sono state sfondate anche quelle dei locali che un tempo ospitavano i servizi igienici; le conseguenze in questo caso sono minori ma la stupidità che sottende al gesto è la stessa.
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