L'ANALISI
27 Dicembre 2021 - 15:18
CREMA - Impiegare i condannati a pene lievi, ad esempio per guida in stato di ebbrezza, nei lavori di pubblica utilità: un’opportunità che negli ultimi anni, a causa della pandemia, non era stata sfruttata a pieno dal Comune. Ma ora, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Fabio Bergamaschi, c’è la volontà di attuare appieno la convenzione tra l’ente di piazza Duomo e il Tribunale di Cremona, rinnovata nei giorni scorsi dal sindaco Stefania Bonaldi.
Su richiesta dell’imputato, infatti, la pena (detentiva o pecuniaria che sia) può essere commutata in lavori pubblica utilità. Si tratta di attività non retribuite da svolgere in favore della collettività: ad esempio, la manutenzione del verde, la raccolta di rifiuti abbandonati, interventi per migliorare il decoro urbano come verniciature, tinteggiature e manutenzione stradale, compresa la segnaletica. Inoltre queste persone (il Comune potrà utilizzarne sino a un massimo di sette) potranno essere impiegate in servizi cimiteriali, attività di supporto ai Servizi sociali, custodia del Museo, apertura delle mostre e per la loro organizzazione.
La nuova convenzione avrà durata quadriennale. «Si tratta di un rinnovo — conferma Bergamaschi — ma in realtà partiamo da zero. Durante il periodo di emergenza sanitaria non si è fatto ricorso all’istituto dei lavori di pubblica utilità per ragioni di contenimento del contagio, oltre che di carattere organizzativo degli uffici comunali, già alle prese con le complicazioni connesse all’emergenza sanitaria. Intendiamo quindi riattivare questa opportunità, impiegando le persone in differenti servizi, anche in considerazione delle specifiche competenze e abilità. E il tema delle manutenzioni e del decoro urbano rientra tra le possibili destinazioni dei lavoratori».
In base alla convenzione, il Comune potrà assegnare i «rinforzi» ad altri servizi dell’ente, secondo le necessità organizzative del momento. Al termine del periodo, i dirigenti comunali dei vari settori stenderanno un resoconto su quanto fatto dalla persona. E tornando all’esempio della guida in stato di ebbrezza, si terrà una nuova udienza: il giudice potrà estinguere il reato.
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