L'ANALISI
26 Dicembre 2021 - 11:30
CREMONA - E' impennata contagi in provincia di Cremona. I dati degli ultimi due giorni fanno registrare quasi mille nuovi casi.
Con 208.228 tamponi effettuati è di 16.044 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia, con un tasso di positività in crescita al 7,7% (ieri 6,2%). In aumento i ricoverati in terapia intensiva (+6, 168) e in calo nei reparti (-8, 1.400). Sono 28 i decessi, che portano il totale a 34.887 morti da inizio pandemia.
Per quanto riguarda le province, sono 7.033 i positivi segnalati a Milano (di cui 3.158 a Milano città), 993 a Bergamo, 1.070 a Brescia, 836 a Como, 333 a Cremona, 302 a Lecco, 468 a Lodi, 340 a Mantova, 1.399 a Monza e Brianza, 716 a Pavia, 190 a Sondrio e 1.565 a Varese.
Con 220.284 tamponi effettuati ieri era di 17.332 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia. È il nuovo record da inizio pandemia. Il tasso di positività è in lieve crescita al 7,8% (venerdì 7,7%). In aumento i ricoverati in terapia intensiva (+10, 178) e nei reparti ordinari (+1, 1.401). Sono 38 i decessi, che portano il totale a 34.925 morti da inizio pandemia.
Per quanto riguarda le province, sono 7.340 i positivi segnalati a Milano, 1.231 a Bergamo, 1.438 a Brescia, 888 a Como, 607 a Cremona, 374 a Lecco, 492 a Lodi, 388 a Mantova, 1.515 a Monza e Brianza, 807 a Pavia, 162 a Sondrio e 1.558 a Varese.
Nella giornata del 23 dicembre sono stati notificati gli esiti di ulteriori genotipizzazioni relative a casi identificati nel territorio di ATS della Val Padana nell’ambito dell’attività di sorveglianza sanitaria, per i quali è stata confermata la presenza di variante Omicron di SARS-CoV-2.
I casi accertati sono 44, dei quali 43 in provincia di Cremona – prevalentemente nell’area cremasca – e 1 in provincia di Mantova; la distribuzione riguarda sostanzialmente tutte le fasce di età.
La presenza della variante Omicron anche nel territorio di ATS della Val Padana è un evento atteso e inevitabile, in prevedibile incremento nei prossimi giorni, anche in considerazione delle stime e delle valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre a quanto già osservato in altri Paesi.
L'ATS raccomanda "l’adozione di tutti i comportamenti di prevenzione e protezione individuale, quali l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento fisico e l’igienizzazione frequente delle mani; si rinnova infine l’invito ad aderire alla vaccinazione anti Covid-19, appello rivolto sia a chi non si è ancora sottoposto al ciclo primario, ma anche a chi – ed in maniera altrettanto accorata – lo ha già completato e deve sottoporsi alla dose booster."
Due Regioni, Lombardia e Valle d’Aosta, sono classificate a rischio alto, 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA, Calabria, Marche, Pa Trento, Puglia e Sicilia, "sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto». Solo la Provincia Autonoma di Bolzano è classificata a rischio basso. Inoltre 15 Regioni/PPAA riportano 1 allerta di resilienza per i servizi sanitari territoriali. Due molteplici allerte di resilienza (Lombardia e VdA); 4 nessuna (le due Province Autonome di Bolzano e Trento, il Veneto e il FVG). Questi i dati del monitoraggio settimanale Iss-Salute.
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