L'ANALISI
21 Dicembre 2021 - 05:30
Stefania Bonaldi e Gianluca Galimberti
CREMONA - Al fianco di Matteo Ricci, presidente nazionale di Autonomie Locali Italiane, e di altri 95 sindaci: anche il primo cittadino di Cremona, Gianluca Galimberti, ha firmato l’appello lanciato dall'ALI per richiedere il Green Pass alla popolazione scolastica di elementari, medie e superiori.
LA PETIZIONE. La petizione, che vede tra i primi firmatari Beppe Sala, sindaco di Milano, Matteo Lepore, sindaco di Bologna, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha come obiettivo principale quello di «tutelare il diritto all’istruzione e salvare la scuola in presenza».
LA RICHIESTA AL GOVERNO. «Chiediamo al Governo di introdurre subito il Green Pass anche nelle scuole per salvare la didattica in presenza – scrivono nel documento i sindaci – . C’è il rischio concreto, visto l’aumento dei contagi, che da gennaio tutte le scuole italiane vadano in Dad. Non possiamo permetterlo. È nostro dovere tutelare sia il diritto al lavoro che il diritto all’istruzione».
Nella visione dei sindaci, con il Green Pass nelle scuole, prevedendo come per le altre categorie vaccino o tampone, sarebbe preservata la scuola in presenza e con essa un diritto costituzionale, quello dello studio e dell’istruzione. «Se non agiamo subito introducendo il Green Pass, rischiamo di ritrovarci con le scuole chiuse a breve, con la didattica a distanza indistintamente per tutti i ragazzi, vaccinati e non vaccinati, e con le gravi conseguenze – sanitarie, sociali, lavorative, economiche e psicologiche – che abbiamo già conosciuto in passato. I sindaci credono fortemente che questa sia l’unica strada da percorrere per il futuro della scuola e dei nostri ragazzi».
IL SINDACO DI CREMA. «Se non si decide rapidamente, tra qualche settimana avremo di nuovo tutta la scuola costretta alla didattica a distanza. Per questo come sindaci di Autonomie locali abbiamo firmato in tanti l'appello per inserire Green pass anche a scuola». Così il primo cittadino Stefania Bonaldi, presidente regionale della Lega delle autonomie locali che raggruppa centinaia di Comuni, invita il Governo a prendere una rapida decisione in merito. «Anche col tampone, non il Super green pass, ma in caso contrario lo scenario della Dad è molto realistico» precisa Bonaldi. «Sono fra le primissime firmatarie di questo appello, condiviso in Ali nazionale e poi diffuso ai sindaci – conclude – che propone l’introduzione dell’obbligo di Green pass semplice (vaccino o tampone) per gli studenti da gennaio. Il rischio del ritorno alla Dad è fortissimo e questo, data ora la possibilità di vaccinare anche i bambini della fascia di età dai 5 agli 11 anni, ci pare un modo saggio e coerente per scongiurarlo e per non paralizzare e penalizzare ancora una volta la scuola».
I PRESIDI CONTRARI. Una proposta che però, almeno per ora, non sembra trovare sponda nel mondo della scuola, dove a stretto giro l’Associazione Nazionale Presidi ha fatto sentire la sua voce posizionandosi su un netto no: «Comprendiamo la preoccupazione di chi si trova a dover fronteggiare la quarta ondata che sta investendo in modo particolare la fascia più giovane della popolazione – ha dichiarato il presidente dell’Anp, Antonello Giannelli –. D’altra parte la scuola necessita di una estrema e doverosa gradualità nell’introduzione di misure che potrebbero comportare una compressione del diritto all’istruzione, pur se determinate da ragione di salute collettiva».
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