CALCIO
16 Dicembre 2021 - 05:05
CASALMAGGIORE - Fortissime perplessità da parte del gruppo di minoranza Casalmaggiore la Nostra Casa sul Masterplan 3C, il piano di sviluppo di medio-lungo periodo promosso dall’Associazione degli Industriali di Cremona e realizzato da The European House – Ambrosetti attraverso l’elaborazione di scenari innovativi. Nelle intenzioni lo strumento verte su temi definiti come prioritari per il territorio, l’identificazione di priorità e azioni coerenti partendo dagli asset principali del territorio quali agro-alimentare, metallurgia e meccanica, cosmetica, servizi alla persona, bioenergie e tutela del territorio e musica, ma tutto l’approccio metodologico utilizzato non piace agli esponenti di Cnc, che non a caso nell’ultimo consiglio comunale si sono espressi contro. Anche perché, dicono, «più che di Masterplan 3C si dovrebbe parlare di 2C, perché la C di Casalmaggiore non la vediamo inclusa nel merito delle intenzioni espresse».
A esporre i dubbi sono Fabrizio Vappina, capogruppo di Cnc, Mario Daina e Pierluigi Pasotto: «Siamo rimasti perplessi – esordisce Vappina – dallo stupore manifestato dal sindaco sul dissenso al documento, presentato in consiglio, costituente l’associazione temporanea di scopo tra Provincia di Cremona e soggetti privati. Qual è il contenuto del mandato collettivo e quale rappresentanza si attribuisce e a chi?». E Daina aggiunge: «Le nostre perplessità sono relative al modo di porsi tra i soggetti: a cosa serve, in concreto, una associazione di scopo? Noi abbiamo posto il problema in questi termini: l'interlocuzione tra politica e categorie produttive è funzione essenziale della politica stessa. Ascoltare le istanze, condividere le iniziative utili alla comunità, aiutare i processi di sviluppo sono compiti della politica».
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