L'ANALISI
29 Novembre 2021 - 05:20
CREMONA - I visitatori che si attardano sulle tombe dei propri cari, il segnale che avvisa dell’imminente chiusura dei cancelli che rimane muto, la sorpresa di ritrovarsi prigionieri all’interno del cimitero.
La spiacevole disavventura è capitata ieri a un gruppetto di cremonesi (una decina di persone almeno), liberati dagli agenti della Polizia Locale dopo quasi un’ora di attesa.
Qualcuno si è subito accorto che a mezzogiorno in punto (secondo l’orario invernale) il cancello principale e quello laterale erano già chiusi ma la sirena che di solito invita i visitatori ad uscire non aveva suonato. Degli addetti, neppure l’ombra. Tra chi era rimasto nel cimitero si è sparsa subito la voce e così si è messa in moto la catena dei soccorsi: i cellulari hanno in ordine allertato carabinieri, polizia, vigili urbani.
INTERVENTO DELLA POLIZIA LOCALE. Sono stati i vigili urbani a liberare i dieci «ostaggi». Davanti al cancello, nel frattempo, si era radunata una piccola folla incuriosita e impotente: tutti attaccati al telefonino nel tentativo di dare una mano ai malcapitati. Attorno alle 13, finalmente, il liberi tutti. E mentre qualcuno già pensa di fare causa al Comune per sequestro di persona e altri chiedono l’installazione di un pulsante per l’apertura dall’interno, qualcuno commenta sarcastico: a volte bisogna aver più paura dei vivi che dei morti.
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