L'ANALISI
PALAZZO PIGNANO
22 Novembre 2021 - 10:44
CREMONA - «Chiedo scusa per un gesto non voluto, mi rendo conto della gravità, non ho mai pensato di uccidere mia moglie, le volevo bene». Lo ha dichiarato Eugenio Zanoncelli prima che la Corte di assise si ritirasse in camera di consiglio. È attesa verso le ore 13 la sentenza nei confronti dell’operaio di 57 anni accusato di aver ucciso con un pugno ed un colpo di stampella al volto, sua moglie Morena Designati, 49 anni, gravemente malata di sclerosi multipla, la sera del 24 giugno 2020 nella villetta in via De Nicola, a Palazzo Pignano. Il pm Milda Milli aveva chiesto la condanna all’ergastolo per omicidio volontario, l’avvocato Maria Laura Quaini, difensore di Zanoncelli, di riqualificare il fatto in omicidio preterintenzionale. La Corte (presidente Anna di Martino) è in camera di consiglio dalle 10.
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