Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

NEL CREMASCO

Rifiuta le cure del 118 ed è armato, intervento in forze dei carabinieri

Sul posto sono giunte tre pattuglie, ma la pistola fortunatamente era solo la fedele riproduzione di un’arma vera

La Provincia Redazione

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

02 Novembre 2021 - 14:03

Rifiuta le cure del 118 ed è armato, intervento in forze dei carabinieri

La pistola e il proiettile sequestrati dai carabinieri

CREMA - Nella pomeriggio del 1° novembre i carabinieri della Sezione Radiomobile di Crema e delle Stazioni di Montodine e Castelleone sono intervenuti in un paese del circondario dove il personale del 118 era in difficoltà con una persona da sottoporre a visite mediche e che al loro arrivo in casa risultava armata con una pistola. Poco prima la madre del 34enne aveva chiesto aiuto al 118 per sottoporre a cure mediche il figlio con il quale aveva spesso dei contrasti e che anche i giorni precedenti aveva minacciato il suicidio. All’arrivo dei sanitari, l’uomo - con precedenti di polizia - aveva rifiutato categoricamente le cure richieste dalla madre, alterandosi e creando difficoltà al personale sanitario. Mentre i sanitari cercavano di contenere l’uomo in forte stato di agitazione, notavano che aveva alla cintura dei pantaloni una pistola, motivo per cui decidevano di lasciare la casa e chiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto convergevano ben tre pattuglie, e i militari, attuando tutte le procedure di sicurezza previste nei casi in cui in una casa può trovarsi una persona armata, entravano nell’abitazione e notavano che il 34enne era invece assolutamente tranquillo e non aveva nessuna arma tra le mani o addosso. In casa era presente anche la madre che immediatamente consegnava ai militari una pistola revolver priva di tappo rosso, assolutamente priva di offensività ma fedele riproduzione di un’arma vera. 

PISTOLA FINTA, PROIETTILE VERO

Messa in sicurezza la situazione e permesso agli operatori del 118 di intervenire sull’uomo, i militari appuravano che il 34enne non aveva minacciato nessuno con il revolver, ma solamente che lo aveva addosso in maniera visibile nel momento dell’intervento del personale del 118 e, quindi, questi si erano evidentemente spaventati non sapendo che l’arma fosse inutilizzabile. I militari procedevano ovviamente a perquisire la casa per verificare che non fossero presenti altre armi o oggetti da offesa nella disponibilità del 34enne e, nel corso dei controlli, veniva trovato un proiettile calibro 9, ma in questo caso si trattava di un proiettile vero e perfettamente efficiente. Per questo motivo i militari procedevano al sequestro del revolver finto e del proiettile e a denunciare il 34enne per il possesso abusivo di munizionamento, mentre gli operatori del 118 non potevano intervenire ulteriormente nei confronti dell’uomo perché rifiutava nuovamente le cure dei sanitari. Il 34enne, visti anche i difficili rapporti con la madre, lasciava la casa familiare e andava a stare a casa di conoscenti.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400