CALCIO
01 Novembre 2021 - 05:15
CREMA - Lo stile e il design cremaschi sono una parte fondamentale della nuova stazione della linea quattro della metropolitana di Nanning, la città da oltre 6 milioni di abitanti che si trova nel sud est della Cina ed è gemellata con Crema dal 2015.
L’abbellimento e la caratterizzazione in chiave italiana di questo hub ultra moderno, la cui inaugurazione è fissata per il 10 dicembre, è stata infatti affidata a un progetto di un team cremasco di architetti e creativi.
Il gruppo fa riferimento all’Italian promotion center, l’associazione guidata da Morena Saltini, ex assessore comunale al Bilancio della prima giunta Bonaldi (2012-2017).
HUB ULTRAMODERNO. La stazione della metro è dedicata alla via della Seta, arteria carovaniera che sin dall’antichità si ispira dunque ai viaggi di Marco Polo. Lo stile è dunque tipicamente italiano.
«Abbiamo coinvolto professionisti e artisti locali – spiega Saltini – con l’intervento i Lu Ying, la nostra referente per il gemellaggio che cura direttamente i rapporti con le autorità della metropoli cinese. Il nostro team di progettisti è formato dall’architetto Claudio Bettinelli referente del progetto, dal punto di vista creativo il responsabile è Gianni Macalli, docente del liceo artistico Munari, mentre l’artista che ha collaborato è stata Marilisa Leone».
Per le restrizioni imposte dal Covid la delegazione dell’Ipc non potrà essere presente alla cerimonia inaugurale. Per illustrare a tutti i cremaschi come si è sviluppato il progetto e cosa è stato fatto per caratterizzare la stazione dal punto di vista dello stile italiano, verranno organizzate iniziative divulgative in città.
L’intenzione è anche quella di organizzare un collegamento in streaming con Nanning in occasione del taglio del nastro, in modo da poter comunque dimostrare la vicinanza della comunità cremasca in un momento così importante per la città, conosciuta per essere la metropoli verde della Cina.
Da tempo, infatti, l’amministrazione locale punta sulla mobilità sostenibile. Evidente come una nuova linea della metropolitana sia un passo decisivo in questa direzione. Il fatto di aver affidato ai progettisti cremaschi una parte così importante dell’opera, dimostra la fiducia che viene riposta nelle capacità di tecnici e creativi italiani.
Un legame che nemmeno gli ultimi due difficili anni di pandemia – il problema Covid in Cina era infatti emerso già a fine 2019 – hanno messo in crisi. C’è stata un’inevitabile interruzione dei viaggi e delle visite reciproche, ma con l’uso della tecnologia i contatti non si sono mai interrotti e dunque la progettazione della stazione è potuta proseguire come programmato, sino al risultato finale. Si conferma inoltre l’opportunità per le aziende cremasche di avere interessanti sbocchi per le proprie produzioni: l’area espositiva si presta anche ad organizzare videoconferenze, oltre che come vetrina per mettere in mostra prodotti e tecnologie cremasche. I cinesi sono particolarmente interessati alla meccanica e alla cosmesi, due settori produttivi che rappresentano il punto di forza e caratterizzano l’economia in riva al Serio.
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