L'ANALISI
20 Ottobre 2021 - 14:34
CREMONA - Un 18enne cremonese, con precedenti di polizia a carico, è stato arrestato dai carabinieri per la violazione del provvedimento di allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, decisione presa dal Tribunale di Cremona e in vigore dal 3 settembre. Il giovane, nonostante i provvedimenti a suo carico, nel pomeriggio di ieri è entrato nell'appartamento della madre che, impaurita, telefonava immediatamente ai militari. Sul posto veniva inviava con urgenza una pattuglia che, appena giunta nei pressi dell’abitazione in questione, vedeva uscire il 18enne, già ben conosciuto agli uomini dell'Arma, mentre stava scappando a piedi per le vie limitrofe. Il giovane veniva ben presto raggiunto e bloccato. Successivamente i militari appuravano che poco prima aveva scavalcato la recinzione della casa e, trovando la porta di ingresso aperta, era entrato all’interno; sorpreso dalla madre, il ragazzo veniva invitato a lasciare la casa immediatamente ma anziché andarsene, in preda all’ira, prendeva a pugni gli arredi dell’abitazione, insultando e minacciando di morte la donna. Il 18enne veniva quindi accompagnato in caserma e, tenuto conto che il giovane aveva violato il provvedimento cautelare impostogli dal Tribunale di Cremona ai primi di settembre, veniva arrestato per la violazione dell’art 387-bis del Codice Penale per il quale, proprio da ieri, a seguito dell’entrata in vigore della Legge 134 del 2021, è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Si tratta quindi del primo arresto in provincia di Cremona in applicazione della nuova normativa. Questa mattina il giovane è stato accompagnato all’udienza di convalida dell’arresto conclusasi con la convalida dell’atto e la sua liberazione in attesa del giudizio, sottoponendolo agli stessi divieti già imposti in precedenza.
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