L'ANALISI
26 Settembre 2021 - 09:48
CREMA - Altre due ragazzine all'ospedale per gli effetti di una serata ad alto tasso alcolico. A finire al Maggiore di Crema, la notte scorsa, sono state una 17enne che si è sentita male a Castelleone e una 15enne che è stata colpita da un malore a Crema, in piazza Garibaldi. Un copione tristemente noto che, negli ultimi mesi, si sta facendo sempre più fitto di episodi. Quelli della nottata a cavallo tra sabato e domenica non possono che far scattare nuovamente il campanello dell'allarme socioculturale che è da tempo al centro dell'attenzione delle autorità politiche e sanitarie. Poche settimane fa era stato Attilio Galmozzi, assessore all'Istruzione del Comune di Crema e medico del Padiglione di urgenza dell’ospedale cittadino, ad annunciare l'imminente costituzione di una cabina di regia per aiutare i giovani più fragili, quelli per cui la smania di evasione è spesso sintomo di un disagio profondo. Sono almeno cento all'anno i giovanissimi visitati al Pronto soccorso di Crema per le conseguenze del cosiddetto binge drinking. «Che gli episodi siano in aumento — ha spiegato Galmozzi — non lo raccontano solo i dati dell’Asst, ma pure i Servizi sociali e la Neuropsichiatria». Da qui l'idea di proporre un tavolo con «tutti i soggetti interessati». Con la massima urgenza.
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