L'ANALISI
09 Settembre 2021 - 21:32
CASALMAGGIORE - Ancora una volta la Polisportiva Amici del Po è finita nel mirino dei ladri, che però sono incappati nel sistema di allarme che – contestualmente all’arrivo dei carabinieri — li ha messi in fuga. Segnala quanto accaduto il presidente del sodalizio casalese, Paolo Antonini, che racconta quanto avvenuto alcuni giorni fa: «Il 4 settembre alle ore 0,58 si è attivato l'allarme della nostra associazione, segnalando la presenza di estranei sulla zattera sul fiume Po dove è ormeggiata l'imbarcazione Anguilla, di proprietà degli Amici del Po, già oggetto di furto lo scorso anno, l'imbarcazione Luigi di proprietà degli Amici del Po e l'imbarcazione con motore fuoribordo di proprietà di Angelo Lanzetti. L'area dove c’è la zattera – precisa Antonini —, oltre che dotata di sensori che segnalano la presenza di estranei, è dotata anche di telecamere. L'accesso alla zattera da terra è impedito da un cancello in ferro chiuso a chiave e da cartelli di divieto di accesso. Il consigliere Mario Grazioli, verificata l'attivazione dell'allarme, ha esaminato le telecamere, vedendo la presenza di due estranei sulla zattera e a quel punto ha chiesto l'intervento dei carabinieri che si sono recati sul posto identificando i due estranei».
Dall'esame delle telecamere è emerso che i due estranei si sono introdotti sulla zattera entrando nella medesima da una piccola apertura posta sotto il cancello in ferro, che era chiuso. «Hanno divelto, danneggiandolo irreparabilmente, il sensore di movimento, come documentato dalle immagini della telecamera e hanno divelto il collegamento elettrico che, da terra, alimenta gli impianti elettrici della zattera, verosimilmente pensando di scollegare l'impianto di allarme». Poi hanno collegato il serbatoio dell’imbarcazione di Lanzetti e allentato gli ormeggi della medesima, «con lo scopo di appropriarsene, hanno fatto passare due biciclette trasferendole al di là dal cancello, come si nota dalle immagini delle telecamere, verosimilmente con l'intento di riporre le biciclette sulla imbarcazione e allontanarsi. L'arrivo dei carabinieri ha impedito che il furto della barca venisse concluso». Insomma non c’è pace per le imbarcazioni ormeggiate lungo il Grande fiume. Periodicamente finiscono nel mirino, tanto che sono già diversi gli episodi di furti – di motori e delle stesse imbarcazioni – tentati e riusciti.
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