L'ANALISI
09 Settembre 2021 - 17:05
PARMA - "Il consenso è sempre revocabile e deve permanere per tutto il tempo del rapporto", si legge nelle motivazioni della sentenza di condanna a 8 anni e mezzo di carcere per Federico Pesci: i reati riconosciuti in primo grado sono violenza sessuale e lesioni aggravate. L'episodio risale al 18 luglio del 2018: quella notte Pesci, 46enne parmigiano, secondo il Tribunale Penale di Parma ha abusato di una ragazza di 21 anni insieme a Wilson Ndu Aniyem, nigeriano di 53 anni, quest'ultimo già condannato a 5 anni e 8 mesi di carcere. La sentenza prevede, inoltre, il risarcimento per la giovane e per le parti civili: il Centro Antiviolenza e il Comune di Parma.
Secondo il Centro Antiviolenza, la sentenza "ribadisce con chiarezza che il discrimine tra atto sessuale lecito e atto sessuale illecito è il consenso, un consenso che non è solo all’atto in sé ma anche alle modalità con cui viene posto in essere, un consenso che deve permanere per tutto il tempo del rapporto ed è sempre revocabile". L'associazione di volontariato, inoltre, specifica di non aver voluto intervenire nella campagna mediatica perché il suo scopo "è sempre e solo stato quello di far emergere la verità sostenendo la donna che la violenza l’ha subita, consapevole che la sua credibilità sarebbe stata oggetto di forti attacchi e così continuando ad affermare il diritto di ognuna all’autodeterminazione".
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