CALCIO
08 Settembre 2021 - 06:25
CREMONA - Una tavola larga una spanna, un manubrio e due ruote spinte da un motore elettrico: i monopattini, nuova frontiera della e-mobility, sono al centro di un’articolata riflessione connessa al bisogno di sicurezza. Perché il numero di incidenti — anche con conseguenze gravi e persino fatali — è in costante crescita più o meno ovunque. Ma non a Cremona: «Dall’inizio del 2020 ad oggi abbiamo rilevato soltanto due incidenti, entrambi con feriti lievi, in orario diurno e con il coinvolgimento di persone adulte. Una statistica che ci conforta — spiega il comandante della Polizia locale, Maria Rosa Bricchi —. L’incidentalità dei monopattini elettrici, dunque, non costituisce una problematica emergente nell’ambito cittadino».
Cremona virtuosa, insomma, nonostante la circolazione delle tavole elettriche sia aumentata sensibilmente nei mesi recenti: «Sì, il numero dei monopattini è sicuramente cresciuto — conferma Bricchi —. Niente a che vedere, però, con i flussi intensi che si riscontrano nelle grandi aree metropolitane». Non per questo viene meno l’attenzione che le forze dell’ordine riservano ai «nuovi» mezzi di trasporto dallo spirito urbano: «Chi si muove su un monopattino rientra fra gli utenti deboli della strada e, proprio per questo, merita lo stesso livello di controllo destinato ai velocipedi — specifica il comandante della Polizia locale —. D’altra parte, riscontriamo comportamenti indisciplinati tanto tra gli utilizzatori di monopattini quanto fra i ciclisti».
Ed è proprio dalle condotte a volte «turbolente» dei monopattinisti che deriva un generalizzato senso di insicurezza: «Non sono rare le segnalazioni dei cittadini riguardo alla velocità eccessiva nelle zone pedonali, dove i conducenti dei monopattini sfrecciano generando una sensazione di pericolo — spiega Bricchi —. Il contesto è determinante: sulle strade urbane il limite è di 25 chilometri orari e nelle zone pedonali si riduce a 6 chilometri orari. Non va dimenticato, tra l’altro, che i monopattini non possono circolare nelle aree in cui è specificato l’obbligo di condurre la biciclette a mano».
Le rimostranze diffuse della popolazione — sommate allo shock generato dai recenti, tragici incidenti — hanno convinto Regione Lombardia a presentare, nelle scorse ore, una proposta di legge che mira ad elevare il livello di sicurezza stradale per i conducenti dei monopattini elettrici e per gli altri utenti: le richieste avanzate al Parlamento comprendono l’introduzione dell’assicurazione, l’obbligatorietà del casco e l’utilizzo esclusivo per i maggiorenni. «La Regione vuole comprensibilmente correre ai ripari e la proposta avanzata è condivisibile sotto certi aspetti — commenta il comandante Bricchi —. L’obiettivo deve comunque essere quello di formulare una normativa valida in tutto il territorio nazionale per mettere un freno all’utilizzo poco ortodosso dei monopattini elettrici. Personalmente credo che con maggior cautela e prudenza e con il dovuto rispetto delle regole già attualmente in vigore l’incidentalità stradale potrebbe essere già ora più contenuta».
«La diffusione dei monopattini è un fenomeno al centro di una costante azione di monitoraggio — afferma l’assessore alla Sicurezza, Barbara Manfredini —. Nella nostra città la circolazione non ha neppure lontanamente raggiunto i livelli che si riscontrano già da tempo nelle grandi città, ma il tema della sicurezza stradale non può essere ignorato». Manfredini riflette sulla «stretta» suggerita due giorni da Regione Lombardia: «Servono tutele adeguate non solo per gli utilizzatori dei monopattini, ma anche per tutti gli altri utenti deboli della strada. Vanno proprio in questa direzione le proposte regionali che verranno sottoposte al Parlamento. Mi trova d’accordo l’ipotesi del casco obbligatorio il casco, ma credo sia necessario intervenire anche sulla visibilità di questi mezzi definendo precise modalità di illuminazione». Non meno importante è il tema della velocità: «Le regole ci sono — dice Manfredini —. Il doveroso richiamo alla responsabilità chiama in causa l’educazione stradale». Viaggia sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero dell’assessore alla Mobilità sostenibile, Simona Pasquali: «Come amministrazione avevamo già avviato un’analisi sul profilo di sicurezza dei monopattini elettrici prima che il codice della strada li equiparasse alle biciclette. L’invito all’attenzione costante va di pari passo con l’esigenza di garantire la tutela degli utenti. Per questo credo che sia necessario aggiornare la normativa a livello nazionale».
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