L'ANALISI
04 Settembre 2021 - 06:30
CREMONA - «Una cosa pazzesca. Una telefonata via l’altra. Fatichiamo a star dietro alle richieste». Alla presidente di Federfarma Cremona, Rosanna Galli, bastano tre frasi, peraltro inequivocabili, per illustrare la situazione che si è creata nelle farmacie di Cremona e provincia dove è possibile fare il tampone rapido (antigenico), che nell’arco di pochi istanti, se l’esito è negativo, apre, per 48 ore, alla franchigia del Green pass. Per due giorni è come essere vaccinato, oppure come chi la malattia l’ha attraversata. Poi si torna alla casella di partenza. Senza copertura e senza alternative davanti alle limitazioni, inasprite dal primo settembre scorso.
«C’è chi lo fa per andare al ristorante, chi deve prendere un treno a lunga percorrenza, chi vuole assistere a una partita di calcio. I motivi alla base della richiesta sono molteplici - spiega ancora Galli - e tutto dice che andrà avanti così per un po’. Nelle scorse ore ci sono state farmacie che hanno iniziato a garantire questo servizio proprio per far fronte a una domanda che continua a salire. Penso al fatto che tra non molti giorni inizierà la frequenza in grande stile presso scuole e università».
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