L'ANALISI
28 Agosto 2021 - 10:04
CREMONA - Hanno voluto esserci tutti i rappresentanti del suo mondo. Seppur nel rispetto del distanziamento e delle regole imposte contro il Covid, erano decine i paracadutisti dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia (A.N.P.d'I.) con il loro caratteristico "Basco Amaranto" e dello Sky Team Cremona, presenti all'ultimo saluto a Delio Dada, uno dei padri fondatori del paracadutismo cremonese.
Dada, scomparso nei giorni scorsi a 91 anni, aveva ancora la tessera numero 6 dell'Associazione Nazionale Paracadutisti cremonesi che aveva contribuito a fondare 60 anni fa.
Al funerale hanno partecipato anche alcune Sezioni ANPd'I della Lombardia e dell'Emilia con il Labaro, il Vessillo dell'Associazione Provinciale dei Cavalieri dell'Ordine della Repubblica Italiana, i Vessilli ed i rappresentanti di diverse Associazioni d'arma e Combattentistiche di Cremona, oltre che ad una piccola folla di amici e conoscenti.
Una celebrazione molto sentita e partecipata per un 'piccolo grande uomo' amato e rispettato da tutti quelli che lo hanno conosciuto. Dada ha insegnato i segreti di questo sport a centinaia di paracadutisti cremonesi, e fino all'anno scorso, non è mai mancato al Migliaro, dove amava restare a scrutare il cielo e a dispensare ancora qualche buon consiglio a chi si lanciava.
Toccanti le parole di Don Giulio Brambilla, che nell'omelia ha ricordato come "la nostra vita sia una sfida così come lo è lanciarsi dall'aereo e che Delio l'ha vissuta ed interpretata proprio con questo spirito".
Al termine della funzione il Presidente Della Sezione di Cremona dell'ANPd'I Fabio Cristofolini ha letto un breve ricordo che ha commosso chi ha avuto la fortuna di conoscere Dada: "Grazie di tutto ciò che ci hai trasmesso, non a parole, ma con l’esempio. Un giorno, tutti noi ti rivedremo e vivremo per l’eternità liberi in quel cielo che tanto amiamo".
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