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Ospedale di Crema, politica spaccata sull'intitolazione

Alla proposta di dedicarlo a Strada si contrappone quella di assegnarlo ad Ablondi o alle vittime del Covid

La Provincia Redazione

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23 Agosto 2021 - 20:25

Ospedale di Crema, politica spaccata sull'intitolazione

L'ospedale Maggiore di Crema

CREMA -  Dopo il primo coro di sì, seguito da qualche manifestazione di perplessità, la proposta di intitolare l'ospedale Maggiore al medico di guerra Gino Strada, fondatore di Emergency, incontra uno sfidante e tre no decisi: quello della Lega Giovani e dei consiglieri comunali di Forza Italia Antonio Agazzi e Simone Beretta. Lo sfidante è Luigi Ablondi, ex direttore generale dell’Asst, deceduto lo scorso anno per Covid, suggerito da Andrea Agazzi, capogruppo della Lega: «Onore e rispetto per Gino Strada – afferma il leghista Agazzi – ma il nostro ospedale, se davvero deve avere un nome, non trovo persona più adatta di Luigi Ablondi. Lui, per Crema e per il territorio ha dato tutto per ogni giorno che l’ha servito ed ha certamente un legame molto più profondo con tutta la comunità ed il personale sanitario». 

Onore e rispetto per Gino Strada ma il nostro ospedale, se davvero deve avere un nome, non trovo persona più adatta di Luigi Ablondi

Sulla falsariga, Andrea Bergamaschini coordinatore delle Lega Giovani: «Esprimiamo la nostra totale disapprovazione all’intitolazione. L’ospedale merita un nome che rappresenti un forte legame con la nostra terra. Gino Strada non ha correlazione con il territorio. Intitolarlo a lui, rappresenterebbe solo una posizione per chi vuole etichettarlo con un’ideologia, mettendo proprie bandierine sui beni pubblici. Preferiremmo intitolarlo a chi è morto lottando contro il Covid, per un sentimento unitario di riconoscenza di tutta la cittadinanza».

Fortemente contrario Antonio Agazzi: «Dopo il martellamento politico-ideologico sull’enfatizzato apporto dei medici cubani nella prima fase pandemica, dopo l’uso unilaterale della toponomastica a beneficio principalmente delle icone della sinistra, davvero non si avverte il bisogno di dedicazioni di parte dell’ospedale, che è invece di tutti i cremaschi».

Egualmente tranciante, il commento di Beretta alla proposta di intitolazione lanciata da Alex Corlazzoli, ex consigliere comunale di Offanengo. «Io l’ospedale non lo intitolerei proprio a nessuno. Noi cattolici abbiamo avuto ed abbiamo tuttora migliaia di missionari e laici impegnati nel campo della medicina sociale e molti sono rimasti uccisi per questo. Sono tutti ignorati. La sinistra, invece, ha avuto Strada e deve farne subito un eroe». 

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