Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

MONTODINE

Ultimo saluto all'ex sindaco Danzi: in chiesa affetto e commozione

Don Emilio: «Gianni ha dedicato tutto se stesso all’attività sociale, amministrativa e politica, risultando di esempio agli altri»

Email:

redazione@laprovinciacr.it

22 Agosto 2021 - 15:45

Ultimo saluto all'ex sindaco Danzi: in chiesa affetto e commozione

MONTODINE - Il paese ha dato l’ultimo saluto a Giovanni (Gianni) Danzi, ex sindaco del paese. E l’ha fatto, «nella giornata dedicata al Signore che — l’ha sottolineato il sacerdote nell’ omelia— Giovanni ha sempre onorato».

L’addio all’80enne, morto mercoledì all’ospedale di Crema, è avvenuto questa mattina. L’ex sindaco, eletto con il simbolo dello Scudo Crociato, nella chiesa parrocchiale, è stato onorato da moltissimi compaesani, seduti tra i banchi nel rispetto delle distanze previste dalle norme anti-Covid.


I montodinesi hanno fatto sentire il loro affetto ed il dolore per la scomparsa dell’ex primo cittadino, in carica tra il 1985 e il ‘90, scomparso dopo una lunga malattia. E si sono stretti alle sorelle Anna, Liliana e Santina e ai nipoti, prima nella camera ardente allestita in paese e quindi partecipando alla funzione, accompagnata dalla corale e concelebrata dal parroco don Emilio Luppo con il missionario dei Padri Bianchi con sede a Treviglio, ma nativo di Montodine, padre Giovanni Marchetti, che opera fra Congo e Ruanda. 

Gianni ha dedicato tutto se stesso all’attività sociale, amministrativa e politica, risultando di esempio agli altri

Il servizio che Gianni Danzi ha reso alla comunità come amministratore comunale (prima consigliere, poi assessore e sindaco), occupandosi dei problemi sociali, è nella memoria soprattutto dei residenti di una certa età. Ai più giovani, lo ha indicato don Emilio Luppo nell’omelia: «Gianni ha dedicato tutto se stesso all’attività sociale, amministrativa e politica, risultando di esempio agli altri». «Gianni Danzi ha testimoniato che l’impegno religioso si vive con le opere. Ancorché fosse celibe, non ha vissuto da isolato, ma si è speso per gli altri, per la comunità».

«Non c’è preghiera se non c’è azione» ha aggiunto il sacerdote, per sollecitare a testimoniare la fede con l’impegno a favore di chi ha più bisogno.

Al termine della funzione, il feretro è stato trasferito al cimitero, lungo la ex strada statale, per la sepoltura.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400