L'ANALISI
30 Luglio 2021 - 06:05
CREMONA - Le frodi creditizie attravero il furto di identità continuano ad avere un impatto non trascurabile sulle famiglie italiane, con il conseguente utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni, e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e di non pagare il bene. L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da Crif-MisterCredit evidenzia che nel 2020 in Italia i casi rilevati sono stati oltre 21.800: 84 in provincia di Cremona.
Rispetto all’anno precedente, però, il numero di frodi risulta in netto calo (-32,4%) rispecchiando la contrazione delle erogazioni di credito alle famiglie dovuto all’emergenza sanitaria. Al contempo, però, è decisamente aumentato l’importo medio frodato (+21,8%), attestatosi a circa 5.650 Euro, a dimostrazione dell’efficienza delle organizzazioni criminali.
«Quello delle frodi creditizie con furto di identità è un fenomeno in continua evoluzione, con le organizzazioni criminali che si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate che spesso il singolo consumatore non è in grado di rilevare – commenta Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di Crif -. Dopo una crescita costante, che ha caratterizzato pressoché ininterrottamente l’ultimo decennio, nemmeno il lockdown e la conseguente contrazione delle erogazioni hanno bloccato l’attività delle organizzazioni criminali. Per questo non è assolutamente il caso di abbassare la guardia perché, con la ripresa della normale operatività, le frodi creditizie sono destinate ad aumentare ancora, favorite anche dall’accelerazione nell’utilizzo delle carte di pagamento, il più frequente ricorso all’e-commerce e la digitalizzazione di molti processi che possono determinare un innalzamento dei rischi».
Proprio la Lombardia si mostra particolarmente esposta: seconda regione per numero di frodi in Italia. E in controtendenza rispetto all’andamento nazionale ha visto crescere a 2.851 i casi di frode rilevati (+3,7% rispetto al 2019), un dato che posiziona la regione al 2° posto assoluto della graduatoria nazionale, guidata dalla Campania. Tutto questo nonostante la contrazione nel 2020 delle richieste di prestiti personali (-25,6%) e finalizzati (-19,6%). A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato ovviamente registrato nella provincia di Milano, con 986 casi (che la collocano al 3° posto nel ranking nazionale), seguita da Brescia, con 324 (12^ posizione), da Bergamo, con 298, Varese, con 256, e Monza e Brianza, con 255.
Anche nell’ultimo anno, a livello nazionale quanto in provincia, il maggior numero di casi rilevati si concentra su importi al di sotto dei 3.000 euro ma sono aumentati notevolmente i casi di frode con importo tra i 10.000 e i 20.000 euro, che passano dal 10,1% del 2019 all’11,1% del totale nel 2020, e quelli oltre i 20.000 euro, che arrivano a toccare il 13,5% (+68,9% rispetto alla precedente rilevazione).
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