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Le culle tornano a riempirsi: a fine anno 800 nascite

I timori che l’effetto Covid bloccasse la natalità nel 2021 si stanno allontanando

La Provincia Redazione

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28 Luglio 2021 - 06:00

Le culle tornano a riempirsi: a fine anno 800 nascite

CREMA - Sicuramente saranno superati i numeri del 2020, l’obiettivo realistico è tornare ad avvicinare quota 800 nascite. A fare il punto sui parti nel reparto ostetricia e ginecologia del Maggiore è il primario Vincenzo Siliprandi. «A metà luglio siamo poco oltre quota 400 – spiega il medico 51enne, dalla fine del 2016 alla guida dell’unità operativa –: in proiezione potremmo arrivare intorno agli 800 nati per fine anno. Abbiamo buoni indicatori dai recenti monitoraggi di partorienti. In media ne facciamo quattro al giorno, ma l’altro ieri avevamo 11 donne». L’anno scorso il numero di nascite al Maggiore aveva risentito pesantemente del problema emerso con la pandemia. Soprattutto l’ultimo trimestre il calo era stato sensibile: 729 parti totali contro gli 870 dell’anno record dell’ultimo decennio, il 2019. I timori che l’effetto Covid bloccasse la natalità nel distretto nel 2021, portandola ai livelli più bassi di sempre, non si stanno concretizzando.


I cremaschi continuano a fare figli anche in questo anno difficile. Nell’ultimo decennio l’anno in assoluto meno prolifico era tato il 2018 con meno di 700 vagiti. Poi la risalita importante, complice un reparto tutto nuovo, la rinnovata energia, unita a una riconosciuta professionalità, del personale infermieristico, ostetriche in testa, e dei medici.  «Rispetto all’anno scorso, giunti a questo punto siamo a un più 2% di parti – aggiunge sempre il primario Vincenzo Siliprandi –: nel 2020 il periodo peggiore fu però il secondo semestre quando le nascite rallentarono molto». Degli oltre 400 bambini nati da gennaio ad oggi sono per il 23.75% figli di stranieri, contro il 22.5 dello scorso anno e il 25.7 del 2019. Sono 265 i bambini italiani contro i 95 nati da coppie di origini estere. Ci sono poi 37 bambini nati da coppie miste, dove uno dei due genitori è italiano. Potrebbe esserci, in questo caso, una diminuzione rispetto al totale del 2020, quando i figli di coppie miste furono 76.

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