L'ANALISI
20 Luglio 2021 - 18:18
CREMONA - Le Agenzie di Tutela della Salute lombarde (tra cui l'Ats Val Padana, responsabile per la provincia di Cremona) destinatarie del ricorso dei camici bianchi "no vax" hanno dato incarico per la difesa in giudizio all’avvocato Stefania Vasta, del Foro di Brescia, partner dello Studio VD Avvocati Associati. "Lo scorso 14 luglio - si legge in una nota - si è tenuta l’udienza avanti al Tar Brescia fissata per la discussione della domanda cautelare promossa dai ricorrenti. All’esito dell’udienza, il TAR... ha preso atto della rinuncia alla domanda cautelare nel frattempo intervenuta da parte dei ricorrenti".
La nota, quindi, prosegue: "Ha altresì espresso, sia pure con decisione non definitiva, alcune valutazioni sul ricorso. In particolare, si legge nell’ordinanza che considerato altresì che, con riguardo al fumus boni iuris, impregiudicate le questioni sulla fondatezza delle diverse questioni di costituzionalità prospettate, non paiono, allo stato, prive di rilievo le eccezioni preliminari prospettate dalle amministrazioni resistenti – che incidono sull’ammissibilità delle stesse questioni di costituzionalità e ancora considerato ulteriormente che non paiono sussistere, in specie, i presupposti per l’ammissibilità del ricorso collettivo e cumulativo. Le ATS proseguono pertanto nel dare esecuzione alla legge n° 76/2021 che individua la vaccinazione come requisito essenziale per l’esercizio della professione sanitaria. Non essendo stati sospesi i procedimenti fin qui avviati, le Agenzie di Tutela della Salute adotteranno a breve gli atti di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale per le finalità prescritte e imposte dalla legge".
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