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LA TESTIMONIANZA

"A Mykonos è caos, nessun rigore nei controlli"

Il fotoreporter cremonese Fiordelmondo: "Molti con un colpo di Photoshop falsificano i green pass"

Lucilla Granata

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redazione@laprovinciacr.it

18 Luglio 2021 - 06:05

"A Mykonos è caos, nessun rigore nei controlli"

CREMONA - «La prima volta che sono partito per Mykonos credevo davvero che ci fosse il massimo rigore nei controlli, ma mi sbagliavo». Alan Fiordelmondo noto fotoreporter e imprenditore nel mondo dei new media, racconta la sua esperienza di viaggio. «Avrei dovuto partire il 3 giugno scorso per la Grecia, ma arrivato all’aeroporto di Linate mi hanno fermato. Avevo compilato l’autocertificazione richiesta e avevo anche completato il mio ciclo vaccinale, ma non da almeno 14 giorni come richiesto. Così, giustamente, mi hanno spostato su un volo del 5, perché potessi portare il risultato di un tampone molecolare. Il 5, poi, sono partito regolarmente. I controlli, però, si basano solo su un’occhiata data al QR code che mostri sul telefono o che hai stampato. Senza una vera lettura ottica potrebbe essere di chiunque e falsificato. Dopo 24 giorni che ero sull’isola, sono rientrato in Italia 72 ore per poi tornare in Grecia, sempre per lavoro. Da Mykonos mi è bastato fare ed esporre il risultato di un test rapido».

Quindi Fiordelmondo prosegue: «A Malpensa, poi, come se niente fosse. Nessun controllo per chi arrivava all’aeroporto milanese. Almeno non quando sono tornato io. Solo 4 giorni dopo ho ripreso un volo. Questa volta un diretto Venezia- Mykonos. In Italia alla partenza il solito sguardo fugace ai documenti, senza una vera scannerizzazione, a Mykonos nessun controllo. Nel frattempo, però, sull’isola arrivano molti ragazzi giovani. Nei locali non si potrebbe ballare, ma se ne fregano tutti dei divieti e dopo pochi giorni, siamo alla cronaca di settimana scorsa, quando sono rientrato, è scoppiato un focolaio. In tutto 89 casi di variante Delta tra questi giovani non vaccinati. Le strutture per la quarantena sull’isola sono piene e allora chi si scopre positivo, straccia il test e si presenta in aeroporto comunque. Li fanno ripartire con la promessa di una quarantena fiduciaria all’arrivo in Italia. Assurdo. E le autorità sanitarie dei vari Paesi non comunicano. So di molti che, avendo capito come funziona, con un colpo di photoshop hanno falsificato i green pass. È semplice, e nessuno verifica. Così il sistema non funziona». Ma alla luce dell’impennata di contagi, nelle scorse ore a Mykonos è scattato il giro di vite. Musica bandita nei locali 24 ore su 24 e coprifuoco dall’una alle 6. Da ieri fino al 26 luglio.

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