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Il Grande Fiume balneabile fra due anni

Qualità delle acqua in costante miglioramento, anche se i valori dipendono dalle caratteristiche meteoclimatiche

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

09 Luglio 2021 - 06:10

Il Grande Fiume balneabile fra due anni

CREMONA - Il grande malato si sta piano piano riprendendo: molto resta da fare, ma il miglioramento della qualità dell’acqua del Po è costante e continuo. Rimane una domanda a cui rispondere, però: è balneabile? Pretenderebbe una risposta semplice: sì o no. Ma non è così facile. Sintetizzando: permangono elementi indesiderabili, ma basta non bere. Perché, di fatto, secondo le rilevazioni dell’Ats gli inquinanti sono in calo, anche se le variazioni sono molto altalenanti, dipendenti dalle condizioni meteo e dai livelli del fiume. Comunque se per altri due anni il fiume si manterrà a questi livelli, potrebbe essere definito balneabile, perché secondo la norma i miglioramenti e i requisiti devono ripetersi per quattro anni consecutivi. Questione di pazienza: in attesa dei tuffi.


Il punto di rilevazione della qualità delle acque è stato individuato dall’Ats di fronte alla Baldesio, a monte della città, senza scarichi vicini e soprattutto dove esiste un adeguato accesso al fiume. Le rilevazioni sono iniziate nel 2019 e inserite ufficialmente dall’anno scorso nel Portale Acque di balneazione del Ministero della Salute. E nel maggio del 2020 i risultati hanno portato i tecnici, (Anna Barchiesi, direttrice del Dipartimeno Uoc ed Enrica Voltini) a spiegare che «i valori di escherichia coli e enterococchi espressi in UFC/100ml si attestano su valori altalenanti in funzione delle caratteristiche meteoclimatiche che condizionano la piena del fiume e la conseguente eventuale diluizione. Pertanto non è ancora possibile delineare un profilo delle caratteristiche della qualità delle acque». Secondo i dati, però, il miglioramento c’è. Per quanto riguarda le rilevazioni dello scorso anno, effettuate da maggio a settembre, per escherichia coli ed enterococchi il periodo più critico è stato giugno, con gli escherichia coli a 4400/100 ml e gli enterococchi intestinali a 1500, dati pero rientrati subito a luglio a 180 e a 11. Nel corso di quest’anno, dopo un peggioramento a maggio, con i valori attestati a 6000 e 1800, a giugno si erano già abbassati a 71 e 23. 

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