L'ANALISI
02 Luglio 2021 - 06:05
CASALMAGGIORE - «Sono stati bravi in due. L’agricoltore che ha informato il sindaco e il sindaco, vecchio pendolare, che ha chiamato al ‘numero giusto’ il responsabile della circolazione treni, permettendo di bloccare in tempo il treno in arrivo proprio nella zona dello smottamento della massicciata. Una sinergia ed una collaborazione essenziali». Persone informate del mondo ferroviario commentano così la vicenda che ha animato il pomeriggio di mercoledì lungo la linea ferroviaria Cremona-Mantova, nel tratto tra Piadena e Cremona, a causa del dissesto riscontrato sotto alcune traversine. Ad accorgersene è stato l’imprenditore agricolo Sergio Pezzaioli che ha avvertito il primo cittadino Mario Bazzani, il quale ha subito lanciato l’allarme. Le Ferrovie a loro volta, compresa la serietà del rischio, hanno bloccato il treno merci che stava per partire dalla stazione di Torre alla volta di Cremona. Pezzaioli si è detto convinto che a provocare quel dissesto siano stati gli scavi sotterranei delle nutrie, che non a caso in zona sono presenti in numero notevole e i tunnel delle loro tane abbondano nel canale Pessa inferiore, attiguo al punto in cui è avvenuto l’avvallamento. Lo stesso agricoltore, poco prima, aveva visto transitare un convoglio nel punto incriminato e lo aveva visto ondeggiare.
«Può anche essere che in estate, periodo di irrigazione, le falde superficiali si abbassino anche sotto la massicciata provocando una instabilità dei binari – dice un esponente del mondo ferroviario —. È un tratto da verificare. Identica situazione si verifica sulla Cremona-Fidenza, per la instabilità del terreno argilloso e per le falde superficiali sia per la ferrovia che per la parallela strada. Da almeno tre anni sono in corso lavori di manutenzione proprio sulla Cremona-Fidenza. Se si tratta di nutrie, serve cementificare i corsi d'acqua vicino ai binari, con prefabbricati in cemento. Comunque servirebbe un controllo su tutta la linea. I treni Mantova-Cremona-Milano vanno a 135, 140 chilometri orari. Sarebbe stato un problema molto serio se fosse transitato un treno a quella velocità. Peraltro tutta la linea, tra binari e massicciata, è stata rifatta qualche anno fa. Diciamo che i santi patroni di Torre e Gazzo hanno dato una mano. Ora importante è monitorare le situazioni dei corsi d'acqua, la presenza di nutrie e la necessità di posizionare condotte irrigue in cemento vicino a infrastrutture stradali e ferroviarie».
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