L'ANALISI
23 Giugno 2021 - 16:14
Sakshi Panesar e l'ingresso dell'istituto Galilei
CREMA/SONCINO - Per l’ultimo saluto a Sakshi Panesar, la 18enne soncinese che ha perso la vita in un tragico incidente sulle sponde del Mare dei Poveri insieme all’amico emiliano Hartik Kumar Sharma, bisognerà attendere ancora qualche
giorno. Prima, infatti, dev’essere eseguita l’autopsia. Intanto però, già domani mattina tutti i compagni di classe della quinta di chimica al Galilei discuteranno la sua tesina davanti alla commissione d’esame. «Farà la maturità insieme a noi», hanno detto ai docenti e alla direzione dell’istituto che hanno accettato di buon grado. A Sakshi verrà anche consegnato un «diploma alla memoria», giusto coronamento del percorso di studi in cui si è sempre impegnata.
La ferita è ancora aperta e nessuno, da Crema a Soncino, vuole o può mettersi il cuore in pace. Un’ingiustizia troppo grande da sopportare per la famiglia, gli amici, l’intera comunità. Ma il dolore non impedisce di rendere onore al ricordo di una persona straordinaria, scomparsa troppo presto: domani alle 12.30 lei non ci sarà in quella calda aula di via Matilde di Canossa ma tutti i suoi compagni sì e, di fronte ai prof, parleranno di «sostenibilità e alimenti yogurt». L’ultimo gradino sulla lunga scala del diploma lo faranno per lei e con lei. Al termine una breve cerimonia e la consegna dell’attestato.
A Soncino, intanto, pur fra lo sconcerto generale, l’amministrazione si è mossa per garantire uno spazio adeguato alle esequie. La salma, una volta tornata a casa, sarà conservata per il tempo necessario in una cappella interna del cimitero di via Calcio, a disposizione di chiunque volesse portare un ultimo omaggio, un saluto o semplicemente dire addio a Sakshi.
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