CALCIO
30 Maggio 2021 - 07:21
PIADENA DRIZZONA - Una notizia buona e una cattiva in vista del raddoppio della ferrovia nel tratto compreso tra Piadena e Mantova. Quella buona è che le Ferrovie dello Stato hanno accolto, in previsione della soppressione del passaggio a livello di via San Lorenzo a Vho, la proposta di tracciato alternativo per il sottopasso ciclopedonale ipotizzato inizialmente da Rfi, «sposando» invece l’idea – avanzata ufficialmente dal Comune — di realizzarlo in via Zara, a pochi metri dalla barriera. Quella cattiva, come confermato dal sindaco Matteo Priori, è che il passaggio a livello di via Altobello Melone verrà chiuso non appena inizieranno i lavori e non saranno previsti interventi per una viabilità alternativa.
Il sindaco, insieme ai colleghi di Calvatone e di Tornata, Valeria Patelli e Mario Penci, ha partecipato ad un incontro online con Rfi per valutare i vari aspetti legati al raddoppio. «Le Ferrovie dicono che abbiamo già il sottopasso veicolare e non è necessario altro», dichiara Priori. Se la cosa può avere un senso per quanto riguarda le autovetture, tutto un altro tipo di considerazione va fatta però per i pedoni e i ciclisti e soprattutto per le persone anziane residenti al villaggio nuovo, che non trovano sicuramente agevole dover affrontare il sottopasso e le sue pendenze. Se a questo si aggiunge la prospettiva della installazione di barriere antirumore in numerosi tratti del paese, «alte anche sette metri» – come ricorda il sindaco –, si delinea un futuro di un paese sempre più spezzato in due parti e separato anche fisicamente da quello che i piadenesi temono possa diventare una sorta di Muro di Berlino. Se a questo si aggiungono le previsioni di demolizioni di ex caselli ferroviari – quello vicino a via Marconi ora adibito a sede Avis e quello vicino a via Altobello, abitazione –, di villette e garage, si può comprendere come per i lavori del raddoppio ferroviario il paese dovrà pagare un prezzo abbastanza salato.
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