L'ANALISI
28 Maggio 2021 - 06:37
CREMONA - Terapie intensive quasi vuote sia a Cremona che a Crema; all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore da quasi due settimane consecutive non c’è un ricovero. E i pazienti sono in costante calo ovunque: il Covid fa meno paura. Ma va mantenuto un livello di allerta e non a caso i nosocomi della provincia tengono sezioni dedicate alle persone colpite da virus, come prevedono le disposizioni regionali: una valvola di sicurezza per eventuali nuovi casi. Ieri, al Maggiore erano 18 i ricoverati, di cui tre in Terapia intensiva. Detto dell’Oglio Po, ospedale ormai Covid free da quasi due settimane, a Crema sono 22 i letti occupati (tutti al sesto piano). Solo un paziente è in condizioni preoccupanti, intubato. Dei 22 ricoverati, tre sono ospiti dell’ospedale Santa Marta di Rivolta d’Adda, per un percorso di riabilitazione cardiologica e respiratoria. A quota 57 i residenti del distretto cremasco in quarantena per il Covid 19 seguiti a domicilio dallo staff infermieristico del centro servizi di via Gramsci, gestito sempre dall’Azienda socio sanitaria territoriale. I tre ospedali provinciali hanno ormai riorganizzato il lavoro ordinario nei reparti, ricominciando a programmare soprattutto gli interventi chirurgici.
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