CALCIO
24 Maggio 2021 - 07:25
SONCINO - «La casa parrocchiale sta valutando la possibilità di adottare i segnali di fumo, sicuramente più efficaci dei telefoni in questo momento. Faccio ironia ma credo che un disagio di questo genere sia inaccettabile e inammissibile per i miei concittadini». Non le manda a dire don Lino Viola, parroco di Gallignano, la frazione soncinese da oltre mille abitanti dove da ormai due settimane non si può telefonare. La linea fissa è fuori uso quindi non resta che rifugiarsi nei cellulari o nella messaggistica istantanea ma molti residenti, specie i più anziani, ne sono privi.
Il gestore, Tim, ha precisato di aver già messo al lavoro i suoi tecnici spiegando che il disservizio sarebbe stato causato da dei lavori urbanistici da addebitarsi a un’altra azienda. La fascia tricolore della rocca sforzesca, comunque, non accetta scuse: «È un comportamento inaccettabile quello della Telecom - dichiara Gabriele Gallina - anche se la responsabilità del danno non è loro, resta in capo a loro tutta la responsabilità di un periodo così lungo di disservizio che richiederà sicuramente una procedura di richiesta danni. Invece che assumere dipendenti per fare i comunicati stampa, la Telecom farebbe meglio ad assumere più personale per sistemare rapidamente i disservizi».
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