L'ANALISI
19 Maggio 2021 - 07:37
Nicola Cavatorta e Silvio Perteghella
VIADANA - Un buco di sei mesi che ha armato la penna delle minoranze consiliari e che è destinato a surriscaldare il clima politico nella cittadina in riva al Po, facile a infiammarsi come la benzina sul fuoco. Non si tratta di un debito fuori bilancio, ma di un periodo in cui due dirigenti chiave del Comune — Doriana Rossi e Giuseppe Sanfelici — hanno continuato ad esercitare le loro funzioni «senza averne titolo». Un errore di procedura, una leggerezza? Secondo il consigliere Silvio Perteghella di Viadana democratica, uno dei firmatari dell’ordine del giorno che dovrebbe essere discusso nel prossimo consiglio comunale, è solo l’ultimo atto di un braccio di ferro tra la giunta e i dirigenti stessi sul rinnovo degli incarichi. Una situazione che il sindaco Nicola Cavatorta ha tollerato in attesa degli eventi, alla faccia della trasparenza.
Cosa contesta la minoranza? Ricordiamo che due anni fa morì il sindaco Giovanni Cavatorta, fratello di Nicola. Gli subentrò Alessandro Cavallari, sindaco facente funzioni, fino alle elezioni di settembre/ottobre 2020. Il 10 dicembre 2019 Cavallari conferì un incarico dirigenziale a Rossi e Sanfelici. Una procedura corretta sotto ogni punto di vista, ma legata al mandato del
sindaco in carica. Fuori dal linguaggio burocratico, il contratto è scaduto con la fine della precedente consiliatura. «Il sindaco neoeletto Cavatorta — spiega Perteghella — che come prevede il Testo unico degli enti locali ha il compito istituzionale di presiedere e coordinare il personale, non rinnovò le nomine. I due dirigenti hanno però continuato a svolgere il loro lavoro come niente fosse, rilasciando i pareri tecnici e contabili a corredo delle delibere, autorizzando spese, riconoscendosi — busta paga alla mano — anche la maggior retribuzione prevista per il ruolo. La nuova nomina sindacale — insiste Perteghella — arrivò soltanto il 9 aprile 2021 per prorogare al 31 maggio le funzioni amministrative ricoperte per ben sei mesi dall’inizio del mandato di Cavatorta. Com’è possibile tutto ciò davanti a un incarico palesemente scaduto?». A questo punto il consigliere di minoranza si chiede: «Sono legittimi tutti gli atti sin qui emanati dall’amministrazione comunale? Al riguardo abbiamo raccolto la normativa sul caso, gli errori sembrerebbero molteplici e imperdonabili». Interpellato in proposito, il sindaco Cavatorta si è limitato a poche parole di circostanza: «Al momento non ho una posizione in merito, dovrò informarmi».
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