Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA DEMOGRAFIA DEL BUSINESS

Le donne imprenditrici ora guidano la riscossa

In provincia le aziende al femminile tornano a crescere grazie a servizi, alloggi e ristorazione

Claudio Barcellari

Email:

cbarcellari@laprovinciacr.it

10 Aprile 2025 - 05:30

Le donne imprenditrici ora guidano la riscossa

CREMONA - Arrivano dal fronte ‘aziende in rosa’ i primi segni positivi legati alle imprese, in controtendenza rispetto ai dati aggregati che, a livello locale, illustrano una generale fuga dal business. Nel Cremonese, tra il 2023 e il 2024, dopo anni di calo continuo, le attività a trazione femminile sono aumentate, nel loro insieme, dello 0,1%, fino a superare quota 5mila in tutta la provincia. Sono i numeri che figurano, accompagnati da un commento tecnico, nel report sulla demografia delle imprese del territorio pubblicato dalla Camera di Commercio.

I dati lanciano un messaggio positivo: se la tendenza finora è sempre stata al ribasso (considerato che il saldo della natimortalità imprenditoriale è sempre stato negativo, con l’unica eccezione di dicembre 2019 e 2021), non mancano le avvisaglie di un futuro di segno radicalmente opposto.

Secondo i parametri metodologici fissati dalla Camera di Commercio, un’azienda, per essere considerata ‘femminile’, deve risultare gestita da una titolare donna. In alternativa, il testo del comunicato classifica come ‘femminili’ anche le imprese «nelle quali la percentuale di partecipazione femminile, tra i soci o gli amministratori, è superiore al 50%».

La mappa delle imprese ‘in rosa’, che rispettano uno di questi requisiti, registra in provincia di Cremona un volume maggiore su un ventaglio di settori piuttosto ridotto: l’ambito più ‘femminilizzato’ è quello del commercio (anche, precisa la Camera, per ragioni culturali), «seguito dalle 945 imprese che operano nelle ‘altre attività dei servizi’, cioè i servizi alle persone. Le imprese agricole e i pubblici esercizi, cioè i servizi di alloggio e ristorazione, costituiscono singolarmente l’11% del totale, mentre nelle attività manifatturiere operano 374 imprese ‘rosa’, cioè il 7% del totale. La scelta delle imprenditrici cremonesi – deduce lo studio – è quindi piuttosto concentrata e le cinque sezioni citate occupano circa i tre quarti del totale delle imprese femminili attive».

Il report si concentra sul quarto trimestre del 2024, fotografando un interessante contrasto tra le modificazioni che stanno interessando il mondo dell’imprenditoria femminile sul breve periodo e quelle che, invece, si osservano sul medio e lungo periodo: i numeri registrati risalgono al 31 dicembre 2024, data in corrispondenza della quale le imprese in rosa erano precisamente 5.167. La curva delle consistenze impenna lievemente verso l’alto, arrivando, come detto, ad un incremento pari a 0,1% tra il 2023 e il 2024. Dopo anni di calo, si può dire, arriva la tiepida riscossa del mondo dell’imprenditoria in rosa.

Crescono, per certi versi, i settori meno tradizionali. Le variazioni nelle consistenze tra 2023 e 2024 sono generalmente positive: per quanto riguarda la sfera dei pubblici esercizi (bar, ristoranti), a Cremona si assiste ad un incremento del 2,3%, dando così il benvenuto a 13 nuove imprese. Cresce anche il settore costruzioni, che conta 3 aziende in più (+2%), pur costituendo la fetta meno rilevante, in termini di numero di aziende, sul totale delle imprese in rosa (a Cremona, le aziende del comparto costruzioni a trazione femminile sono solamente 154). Segno ‘più’ anche per i servizi alle imprese (+1,7%), con 4 nuove aziende, e servizi alla persona (+1,6%).

CLICCA QUI PER TUTTI I DATI

Buone notizie, a cui è opportuno appaiare alcuni elementi. La Camera di Commercio fa presente che, al di là del dato delle consistenze, il saldo dell’ultimo trimestre del 2024 (determinato dalla differenza tra le iscrizioni e le cessazioni) sarebbe stato negativo: «Il saldo demografico trimestrale risulta negativo di 13 unità – illustra la Camera di Commercio, specificando che tale risultato è – determinato dalle 71 nuove iscrizioni e dalle 84 cessazioni al netto dei provvedimenti d’ufficio». Analogamente, le iscrizioni alla Camera, nell’ultimo trimestre del 2024, sono state meno numerose rispetto a quelle dell’anno precedente: «Rispetto allo stesso periodo del 2023 – chiarisce il testo dello studio – le iscrizioni diminuiscono del 28% e le cessazioni non d’ufficio del 19% e rappresentano oltre il 20% delle cessazioni totali».

Esiste, d’altro canto, una fetta del totale che non cresce (o addirittura registra un calo), e che per giunta appare quantitativamente rilevante: nel settore del commercio (all’ingrosso o al dettaglio), che sembrerebbe «il comparto produttivo a maggior tasso di femminilizzazione», Cremona arriva a perdere nel corso del 2024 ben 47 aziende, con il risultato che le attività commerciali femminili subiscono una contrazione del 3,4%. Si tratta comunque di una piccola quota parte sul totale: nel periodo esaminato dalla Camera, le imprese femminili operanti nel commercio erano 1.337, il 26% del totale. Le attività manifatturiere ed immobiliari presentano una situazione di stabilità mentre il commercio e l’agricoltura subiscono una contrazione rispettivamente del 3,4% e dello 0,7%.

Il report si chiude facendo il punto sul potere occupazionale delle imprese cremonesi in rosa. «La maggior parte dell’occupazione delle imprese femminili si trova nei settori delle attività manifatturiere e del commercio – argomenta lo studio – , rispettivamente con 2.525 e 2.497 addetti, che occupano il 34% della manodopera complessiva. A questi seguono, con 1.942 addetti, i servizi di alloggio e ristorazione e con 1.587 addetti i servizi alla persona». Per quanto riguarda le dimensioni delle singole aziende, lo studio specifica che le imprese femminili di maggiori dimensioni (in termini di numero medio di addetti) si trovano nel comparto sanità e assistenza sociale: in questo caso, la media risulta piuttosto alta, arrivando a circa 22 occupati ciascuna. Tuttavia, la media di addetti nell’ambito delle imprese in rosa (2,8 per azienda) rimane molto al di sotto del dato complessivo (riferito a tutte le imprese), pari a 3,9 dipendenti per attività.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400