L'ANALISI
02 Luglio 2023 - 05:30
Si annuncia l’ennesima estate rovente per i pendolari ferroviari. Un primo assaggio si è avuto giovedì, con un treno della tratta cremonese per Milano fermato alla stazione di Treviglio con l’aria condizionata ko e carrozze come forni, come abbiamo titolato sul giornale di venerdì. Un caso? No, a sentire gli utenti cremonesi, che denunciano ritardi a soppressioni a raffica. Non è certo un bel biglietto da visita per Trenord, alle prese con il rinnovo del contratto di servizio deciso da Regione Lombardia per il decennio 2023-2033 che dovrà essere formalizzato entro fine anno. Siamo nella fase cruciale della trattativa, ma la situazione si fa di giorno in giorno più difficile per chi viaggia. Un disagio evidente, da lungo tempo denunciato oltre che dalle associazioni dei pendolari, anche dall’opposizione a Palazzo Lombardia.
Un grido d’allarme raccolto anche dall’assessore ai Trasporti e mobilità sostenibile, Franco Lucente, che annuncia una seconda - molto più dura - reprimenda dopo la censura di una decina di giorni fa. Il 20 giugno chiedeva un deciso cambio di passo: «Abbiamo consegnato 111 nuovi treni dei 222 previsti entro il 2025. Nonostante tutto, le segnalazioni di treni in ritardo e cancellazioni di convogli faticano a diminuire rispetto a quanto previsto. Siamo consapevoli che quelli appena trascorsi siano stati giorni difficili per i viaggiatori della Lombardia». Stando alle indiscrezioni, in settimana ci andrà giù molto più duro. Nel nuovo monito, sottolinea che «mi dispiace constatare, purtroppo, che le difficoltà sono in costante aumento. Ritardi, soppressioni e cancellazioni di treni già pronti a partire stanno crescendo di giorno in giorno, con evidente disagio degli utenti».
Fatte queste premesse, non può che professarsi «dispiaciuto per il servizio offerto ai lombardi», afferma apertamente che «la situazione non è più sostenibile». E ancora: «Guasti e complessità non possono essere la regola... Mi duole constatare, purtroppo, che le difficoltà sono in costante aumento, nonostante l’ingente piano di Regione». Da qui la conclusione-ultimatum: «Subire passivamente inefficienze e carenze non è nel mio stile e non può far parte del bagaglio umano di dirigenti atti a rispondere in maniera solerte alle complessità che quotidianamente si presentano in ambito ferroviario». E la conferma della promessa di attenzione già contenuta nella prima reprimenda: «Continuerò a monitorare quotidianamente la situazione ed effettuare sopralluoghi sulle linee e le tratte di tutto il territorio per verificare di persona quanto accade ogni giorno».
I numeri non mentono. Negli ultimi sei anni la puntualità è scesa dall’86,5 per cento del 2016 all’83,7 del 2022; il bonus per i ritardi rispetto agli standard fissati lo scorso anno ha riguardato 160 linee regionali, contro le 40 del 2016; sempre nel 2022, i convogli soppressi per cause imputabili a Trenord sono stati 40 al giorno, a fronte dei 26 dell’anno precedente. Infine, le penali previste per quest’anno moltiplicano per sette, passando da 1,5 milioni di euro a 11. «Alla pessima qualità del servizio - punta poi il dito il consigliere Matteo Piloni del Pd parlando in questo caso più o meno la stessa lingua dell’assessore regionale - vanno associati aumenti per biglietti e abbonamenti nell’ordine del 40 per cento». Dal punto di vista economico, la partita del rinnovo del contratto di servizio è assai impegnativa per la Regione, che metterà sul tavolo 541 milioni di euro, circa 97 in più rispetto al passato. A Trenord, dunque, andrà circa la metà delle risorse a disposizione dell’intero trasporto pubblico in Lombardia dal momento che a maggio la giunta regionale ha deliberato l’affidamento senza gara del servizio di trasporto ferroviario regionale.
La decisione è frutto di una scelta politica maturata alla fine della scorsa consiliatura regionale e perseguita in questa, sulla quale però Lucente pare avere più di un dubbio dal momento che, sempre nella lettera a Trenord che verrà resa nota la prossima settimana, scrive: «È evidente che il rapporto di fiducia debba essere connotato da una reciproca soddisfazione, legata ai risultati ottenuti. Abbiamo il dovere di consegnare ai cittadini un sistema funzionante, moderno». Sullo sfondo, sembra esserci una partita tutta interna alla maggioranza che regge il governo della Lombardia. Fin qui il sistema-trasporti è stato a chiara trazione leghista. Dalle urne, a febbraio, è uscita una coalizione di centrodestra guidata da Fratelli d’Italia, che ha incassato il 25,18 per cento dei voti, contro il 16,53 del Carroccio (cui va aggiunto il 6,16 della Lista del presidente Attilio Fontana). Sono dunque cambiati i rapporti di forza, e FdI rivendica maggiore spazio.
In questo senso è strategica Trenord, controllata al 50 per cento da Trenitalia e per la restante metà da Fnm, Ferrovie Nord Milano, con presidente esecutivo il leghista Andrea Gibelli. Sul fronte trasporti, la sola buona notizia per i cremonesi è il ritorno della Freccia della Versilia, storico treno soppresso dal 2020 che adesso torna a fare la propria parte. Il servizio, molto utilizzato dai cremonesi che hanno il mare della Versilia tra le mete preferite, ripartirà il 15 luglio. Da Bergamo, Brescia e Cremona porterà fino a Pisa e alle località balneari della Toscana. Fino al 10 settembre il ‘Freccia’ sarà operativo solo di sabato e nei giorni festivi. Come ha spiegato Lucente, «l’offerta poi riprenderà in maniera stabile, durante tutta la settimana, a partire dal prossimo cambio di orario, previsto a dicembre». Un ritorno che, finalmente, ha messo tutti d’accordo, utenti e politici di entrambi gli schieramenti.
Una novità che però non basta a fare raggiungere la sufficienza al servizio ferroviario regionale. Prioritarie restano le esigenze di chi ogni giorno sale su un treno per recarsi a lavorare e a scuola. È troppo chiedere che tra gli obiettivi del nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenord ci sia questa clausola? L’assessore Lucente dà la sensazione di tenere alta la tensione in questo senso. Per lui un credito sulla fiducia. In fondo, sui binari non viaggia solo Trenord.
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