L'ANALISI
CREMONA: LA CITTA' CHE CAMBIA
16 Giugno 2023 - 05:30
L'area come si presenta oggi
CREMONA - Da sempre i muri nascono con la funzione di separare gli spazi, ma quelli costruiti in via del Giordano per il momento stanno dividendo i residenti: fra chi critica il progetto del nuovo market lamentando anche un deprezzamento delle case e chi lo ritiene invece un servizio importante per il quartiere. Nell’area ex Snum sta infatti venendo alla luce una media struttura di vendita, ma secondo parecchi cittadini la costruzione sarebbe eccessivamente a ridosso di strada e case. Uno degli abitanti della zona, Diego Garelli, ha preso carta e penna per scrivere al sindaco Gianluca Galimberti. Nella missiva parla di «sdegno e dissenso per quanto sta accadendo» e chiede un dietrofront.
Il cittadino vive in via Ratti e spiega: «Per anni abbiamo dovuto subire il degrado dell’ex Snum tra topi, sporcizia, disagio e senzatetto che usufruivano del riparo per dormire la notte. Finalmente, il terreno è stato bonificato con l’abbattimento delle mura e, dalle notizie che si leggevano sui giornali, abbiamo appreso sarebbe arrivato un medio-piccolo supermercato, che da progetto non avrebbe intaccato l’estetica dell’abitato circostante. Ero molto contento di quanto descritto, pensando ad un punto vicino a casa dove poter fare la spesa, visto che la zona è sguarnita di negozi. Poi ecco spuntare antiche mura romane, fermati i lavori, rifatti tutti i progetti, burocrazie, belle arti… fino alla decisione di salvaguardare le mura».
Dopo l’arrivo di un’azienda acquirente sono partiti i lavori, ma per il cremonese ecco la doccia fredda: «Mi sono trovato a cinque metri dalle finestre di casa una muraglia alta l’inverosimile – continua Garelli –. Da togliere aria e luce, da togliere il bello del mattino di alzare le tapparelle e vedere un po’ di cielo... Queste mura mi e ci hanno tolto la libertà, ci hanno dato la galera». Infine sottolinea che nessuno degli altri supermercati cremonesi «raggiunge certe dimensioni in altezza» e chiede «com’è possibile poter costruire un obbrobrio di dimensioni abnormi, oltretutto spostato verso via Ratti per colpa di quattro mura romane: capisco che la storia vada ricordata, ma non a discapito della gente che vive ora». Al Comune, e al sindaco in primis, chiede infine di correre ai ripari, cercando rimedi.
Basta scorrere i commenti sui social per trovare tante opinioni simili a quella di Garelli, fra l’altro condivisa anche dalla presidente del Comitato di quartiere 9, Maria Cristina Arata. Ma c’è anche chi ringrazia e attende fiducioso l’apertura del nuovo market: «Avevamo un’area abbandonata da anni, che creava problemi – dice infatti Giuliano Leonardo, che vive nella trasversale via Gorizia –. A breve invece avremo un supermercato vicino a casa, una comodità visto che molti anziani potranno raggiungerlo anche a piedi. A mio avviso la scelta del Comune è stata giusta».
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