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I DATI DELL'ERSAF

Lupi, nessun allarme nella nostra provincia

Solo un branco stabile: nel Cremonese non si sarebbe reso protagonista di aggressioni né attacchi significativi al bestiame

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

10 Giugno 2023 - 05:30

Lupi, nessun allarme nella nostra provincia

CREMONA - Sempre più diffusi e sempre più stanziali ma, almeno nella nostra provincia, per il momento nessun allarme: stando ai dati appena certificati dall’ente regionale Ersaf, infatti, nel Cremonese il lupo non si sarebbe reso protagonista di aggressioni né attacchi significativi al bestiame.

Situazione diversa in alcune province vicine, come quella di Brescia dove in dieci anni sono stati registrati 54 attacchi o quella di Sondrio dove sarebbero stati 31. Di certo il tema non va sottovalutato, soprattutto perché gli animali selvatici si avvicinano sempre più ai centri abitati e alle strade.

Ecco perché Regione Lombardia si prepara ad una intensificazione dell’attività preventiva (acquisto di recinzioni ad hoc, di cani da guardiania e di sistemi di dissuasione acustici o luminosi) ma anche a stanziamenti economici per risarcimento danni, oltre che per attività di informazione ed educazione ambientale.

Il consigliere regionale Giacomo Zamperini ha inoltre annunciato la nascita di un gruppo di lavoro per studiare la presenza dei grandi carnivori e per monitorare con attenzione l’evolversi della situazione. Insomma: l’obiettivo è arrivare ad una ‘convivenza’ più pacifica possibile.

lupi


Il report regionale sulla diffusione dei lupi in Lombardia si basa essenzialmente su segnalazioni o censimenti affidati alle autorità locali e, per quanto riguarda la nostra provincia, parla di un solo branco stabile più altri esemplari solitari non bene quantificati.

Complessivamente in Lombardia si sposterebbero tra i 60 e i 90 lupi: la maggiore parte (fra i 22 e i 34) nel Pavese. Per Marco Sperzaga, vice comandante della Polizia provinciale di Cremona, i numeri di Ersaf rischiano di essere un po’ sottostimati: «In base alle segnalazioni ricevute e alle osservazioni nel nostro territorio dovrebbero esserci un branco che si muove fra il Lodigiano e il Cremonese, attraversando il fiume Adda; uno nella zona di Crotta e Spinadesco che arriva probabilmente dal Piacentino, dall’area dell’Oasi de Pinedo vicino all’ex centrale nucleare; uno nel Casalasco in arrivo dal Parmense».

Localizzare e quantificare, però, è tutt’altro che semplice. Sia perché i lupi in dispersione possono arrivare a percorrere centinaia di chilometri, sia perché un branco può controllare un’area molto estesa.

«Di certo le segnalazioni sono in aumento e si aggiungono le immagini delle fototrappole – continua il vice comandante della Polizia provinciale –. Di recente abbiamo anche trovato due esemplari morti: uno a Grumello, investito, e uno ad Acquanegra che dalle successive analisi è risultato essere morto probabilmente a causa di veleno topicida».

Ad oggi, dunque, a subire maggiormente gli effetti negativi della convivenza nei territori antropizzati sembra essere proprio il lupo. «Confermo che non ci risultano particolari attacchi in provincia – dice Sperzaga –, fatta eccezione in passato per due capre. Va però anche detto che alcuni casi possono restare sconosciuti, o perché non denunciati o perché non riconosciuti. La scomparsa di animali domestici o la riduzione del numero di esemplari di una colonia felina, ad esempio, potrebbero essere segnali di pre-allarme. Attualmente nel Cremonese non ne abbiamo raccolti».

Tuttavia in Lombardia Ersaf ha registrato un incremento del 36% dei risarcimenti liquidati per danni provocati da grandi carnivori (lupi e orsi): 64.035 euro in un anno. Da qui l’intensificazione delle attività preventive, che nel 2022 hanno già compreso l’installazione di 90 recinzioni elettrificate sul territorio regionale.

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Commenti all'articolo

  • 1959

    10 Giugno 2023 - 07:14

    Volevo aggiungere che sono più pericolosi certi umani, che i lupi.

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