L'ANALISI
24 Aprile 2023 - 05:30
CREMONA - Nessun distinguo, in stile Ignazio La Russa; nessun smarcamento, come ha fatto negli ultimi giorni qualche loro collega di partito di altre regioni, ma anzi la voglia di ribadire l’importanza della festa della Liberazione per tutti gli italiani. Il punto fermo è questo, precisando però che debba essere una ricorrenza da celebrare nel nome del no unanime a tutte le forme di dittatura. Non solo il totalitarismo fascista, ma anche quello comunista.
In vista del primo 25 Aprile della storia repubblicana con un partito dichiaratamente di destra alla guida del Governo – negli anni degli esecutivi Berlusconi l’allora Alleanza nazionale aveva un peso minoritario nella coalizione di centrodestra –, gli esponenti provinciali di Fratelli d’Italia non hanno dubbi.
«La festa della Liberazione va celebrata – sottolinea il senatore Renato Ancorotti –: personalmente non potrò essere presente a manifestazioni ufficiali, ma questo non significa che io non sia antifascista. L’ho sempre dichiarato e continuo a ribadirlo. Così come ho sempre detto che le leggi razziali del 1938 furono un abominio. Il 25 Aprile rappresenta per gli italiani l’occasione di ricordare chi ha combattuto per la libertà permettendo così al Paese di sconfiggere la dittatura e di diventare una democrazia». Ancorotti, eletto per la prima volta in Senato alle politiche dello scorso settembre, e con un passato da assessore alla Cultura a Crema, aggiunge: «Devo però sottolineare che questa ricorrenza deve anche essere il momento per condannare tute le forme di totalitarismo presenti nella Storia, comunismo compreso. Mi pare, invece, che a sinistra ci sia ancora chi non l’ha capito, non per nulla continua ad esistere un partito della Rifondazione comunista».
Sul palco in piazza Duomo a Cremona, in occasione della manifestazione ufficiale di domani, ci sarà il consigliere regionale Marcello Ventura. «La Liberazione è una festa che va celebrata, punto. Io sarò in piazza, come sempre, per ricordare i Caduti e chi ha combattuto per la libertà. Ritengo questa giornata fondamentale per continuare a ribadire la condanna di tutti i totalitarismi, fascismo e comunismo compresi».
La cerimonia in piazza del Comune inizierà alle 11 con gli interventi di due studenti, Paola Roversi e Ali Bakr del liceo di Scienze Umane Anguissola.
Poi parleranno il presidente provinciale, Paolo Mirko Signoroni e Giancarlo Corada per le Associazioni partigiane di Cremona.
Concluderà gli interventi il sindaco, Gianluca Galimberti. Al termine dei discorsi ufficiali, è prevista l’esecuzione di alcuni brani musicali della Resistenza da parte del corpo bandistico di Vailate.
Seguirà la deposizione delle corone alla lapide dei Caduti per la Libertà, alla lapide Medaglia d’oro del corpo volontari della libertà nel cortile Federico II e a quella dedicata alle Donne cremonesi della Resistenza.
La cerimonia si concluderà davanti al quadro con le foto di tutti i caduti della Resistenza cremonese. Nel cortile Federico II saranno esposte le fotografie dei partigiani cremonesi caduti per la libertà.
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