L'ANALISI
27 Marzo 2023 - 17:06
I distributori sabotati di Castelleone
CREMONA - Attacco informatico ai distributori automatici tra sabato e ieri: l’azione di cyberterrorismo, rivendicata dagli anarchici che sostengono la lotta di Cospito contro il 41 Bis, ha colpito in tutta Italia e non sono mancati casi anche in provincia di Cremona. Le forze dell’ordine hanno tirato le somme di segnalazioni, disagi e disservizi. Sotto al Torrazzo la situazione, in linea generale, non è mai sfuggita di mano.
Hacker all’assalto del Cremonese, dunque. L’allarme è cominciato a girare già sabato notte. Nel mirino sono finite, in particolar modo, le tabaccherie. I distributori colpiti dall'attacco sono quelli di Laser Video, azienda con sede a Suzzara, in provincia di Mantova. I primi casi segnalati a Lecce, poi a stretto giro il virus informatico si è diffuso fino a raggiungere il nostro territorio. La testimonianza di un commerciante castelleonese che ha assistito in presa diretta: «Ci siamo immediatamente attivati grazie a una segnalazione arrivata sul gruppo Whatsapp degli esercenti – racconta –. Grazie alla pronta collaborazione fra negozianti, siamo riusciti in breve a contenere la minaccia. Abbiamo dapprima isolato i distributori dalla rete e poi riavviato il sistema in modo tale da garantire quantomeno il servizio di vendita tabacchi».
Il copione si è ripetuto grossomodo in tutta la provincia. Celere la risposta dei titolari ma non immediata. In molti casi, infatti, il danno era già stato fatto. «Non sono mancati colleghi – prosegue il testimone – che si sono trovati con la macchinetta ormai svuotata». E non a caso: lo scopo dell’attacco hacker, infatti, era proprio questo. Grazie al ransomware, un particolare programma di crittografia che «tiene in ostaggio» i dati di un apparecchio connesso alla rete allo scopo di chiedere un riscatto per renderli di nuovo utilizzabili, e ad altri metodi di cyber-sabotaggio, i criminali informatici sono riusciti a sostituire la schermata iniziale dei distributori con un appello alla liberazione di Alfredo Cospito, noto terrorista anarchico sottoposto alla misura del carcere duro e, soprattutto, hanno impostato il prezzo dei pacchetti di sigarette a dieci centesimi di euro.
Diversi gli avventori che avrebbero approfittato dell’«offerta speciale», con conseguente danno per i commercianti. L’infezione digitale è stata lanciata, contemporaneamente, in tutta Europa. La Francia è stato il Paese più colpito. Le prime stime che riguardano l’Italia, invece, parlano di circa ottomila punti vendita sabotati.
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