L'ANALISI
18 Gennaio 2023 - 05:25
CREMONA - A pesare maggiormente sulle tasche dei cremonesi sono sempre i costi legati all’abitazione, bollette in primis, che sono anche quelli ad avere subito la maggiore impennata. Anche l’ultimo indice dei prezzi al consumo, infatti, ha registrato un +52,9% su base annua per quanto riguarda la casa, con l’energia elettrica al +170,9% e il gas al +106,6% rispetto al 2021. I dati emergono dall’analisi del Settore economico-finanziario del Comune, che ha anche calcolato un incremento del 5,4% per gli altri costi legati alle abitazioni. Per quanto riguarda l’indice generale dei prezzi al consumo, invece, nel mese di dicembre rispetto a novembre è cresciuto il tasso mensile, pari al +0,3%. Il tasso tendenziale è invece al + 10,8%. Significativi, seppure inferiori, gli altri aumenti.
Ad esempio, i trasporti si mantengono su un significativo +6,3% su base annua generale anche grazie al consueto picco relativo ai trasporti aerei (+68,9% su base annua); per i prodotti alimentari è ancora molto elevato il tasso tendenziale complessivo su base annua (+13%), con oli e grassi al 22,1%, pane e cereali che si mantiene al 17,6%, acqua e bevande al 17,5%, latte formaggi uova al 18,3%. Significativi anche gli aumenti legati al tempo libero: ad esempio i pacchetti vacanza costano il 12,5% in più. Ma anche per studiare si paga parecchio in più rispetto al passato: corsi di istruzione e formazione sono a quota +21,4%.
Inevitabile chiedersi: c’è qualcosa che si paga meno? Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la risposta è affermativa. Infatti si registra una lieve riduzione per i prodotti farmaceutici (-0,1% e -1,4% per determinati prodotti medicali) e un -4,6% per i servizi ospedalieri. Nel settore trasporti, che come già riferito è genericamente in aumento, calano i costi per il treno: la variazione tendenziale è del -6,4%. Anche gli apparecchi telefonici costano meno: -5,3%. La riduzione diventa ancora più consistente per quanto riguarda apparecchi di ricezione, registrazione e riproduzione di suoni e immagini (-15,4%) e per servizi ricreativi e sportivi (-7,1%).
Il riepilogo annuale dell’indice generale dei prezzi (al lordo dei tabacchi) elaborato dal Comune, con le variazioni percentuali congiunturali e tendenziali all’incirca degli ultimi due anni, restituisce dunque un quadro abbastanza chiaro: l’impennata vera e propria è storia dell’ultimo semestre ma l’aumento è costante e dura da più di un anno. Perché si è partiti da un tasso tendenziale dello 0,7 a marzo 2021 sino ad arrivare al 10,8 attuale. Da ottobre a dicembre, però, c’è stata stabilità e addirittura un lieve calo dello 0,1%. La prossima nota informativa sull’indice generale dei prezzi al consumo verrà emessa dal Comune mercoledì 22 febbraio. I dati definitivi anche relativi ai mesi precedenti sono intanto disponibili sul sito web dell’ente.
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