L'ANALISI
02 Dicembre 2022 - 05:30
SORESINA - A messa, ma col prete ci sarà anche l’imam, anzi ce ne saranno due. Accadrà a Soresina, dove l’arciprete don Angelo Piccinelli ha rivolto un appello alla comunità islamica, invitandone i rappresentanti alla festa patronale di venerdì 9 per San Siro. La risposta non era affatto scontata, trattandosi almeno per la cittadina cremonese di un caso unico e a sorpresa. Ma il presidente del centro culturale Al Manar non ha esitato neppure un secondo: «Certo, ci saremo — anticipa Mohamed Elnadi —: mi sono permesso, dopo aver consultato il parroco e altri sacerdoti, di estendere l’invito anche ad altre persone che frequentano il centro. Tra questi, all’imam locale e all’imam dei giovani di Milano».
L’apertura non ha scatenato una reazione di diffidenza, anzi: «Ci ha fatto un grandissimo piacere — prosegue Elnadi — sinceramente, avevo pensato già in passato di partecipare alla messa per il patrono San Siro ma, provando profondo rispetto per un credo che è diverso dal mio e che come tale può avere anche regole diverse, non mi sono mai permesso di farlo prima di ricevere questo invito ufficiale. Ora che possiamo farlo e sappiamo di essere graditi, verremo molto volentieri. Saremo almeno in dieci».
Il gesto di don Piccinelli ha suscitato reazioni forti in tutta la città, spaccata fra chi ritiene questo un passo in avanti verso l’integrazione e una convivenza più serena e chi, invece, storce il naso per la decisione.
Lo stesso arciprete è consapevole di aver fatto una scelta dal valore simbolico e ne ha chiarito le ragioni in una lettera aperta ai parrocchiani: «Questo è un piccolo segno, un gesto di fraternità che vorrebbe intaccare l’atteggiamento, fin troppo esplicito, di reciproca indifferenza e, talvolta, perfino di fastidiosa sopportazione tra soresinesi di antico lignaggio e nuovi arrivati».
La comunità islamica soresinese, secondo quanto riferito dai rappresentanti locali, è rimasta piacevolmente sorpresa e approva le parole del parroco.
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