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AUTONOMIA ENERGETICA

La sfida di Galimberti: «Un impianto fotovoltaico su ogni tetto»

Il sindaco di Cremona: «La crisi attuale impone iniziative fuori dall'ordinario perché la condizione è straordinaria nella sua gravità»

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

08 Novembre 2022 - 05:30

La sfida di Galimberti:  «Un impianto fotovoltaico su ogni tetto»

Il sindaco Gianluca Galimberti

CREMONA - La crisi energetica che assume sempre più i colori dell’emergenza, impone iniziative fuori dall’ordinario, perché la condizione è straordinaria nella sua gravità. È questa la premessa che ha portato il sindaco Gianluca Galimberti a lanciare una provocazione, ma che è anche una necessità che si prospetta all’orizzonte, non solo per Cremona.

«Credo che buona parte dei tetti di una città vadano riempiti di pannelli fotovoltaici seri e benfatti, dignitosi — ha detto il primo cittadino —. In questa prospettiva anche i vincoli, comprensibili e legittimi che a volte la Sovrintendenza piuttosto che altri enti pongono, credo vadano superati perché stiamo vivendo un’emergenza molto forte e sono convinto che l’autoconsumo si possa fare meglio, anche da un punto di vista delle regole di vincoli burocratici».

Ciò si pone nella prospettiva di quelle Comunità energetiche che dovrebbero vedere il coinvolgimento diretto della cittadinanza con l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia: «Al netto della mancanza dei regolamenti attuativi, la realtà delle comunità energetiche dà conto della necessità oggi dell’esigenza di una pluralità di risposte ai bisogni energetici che sappiano arrivare ai numeri enucleati dallo studio Ambrosetti. L’emergenza energetica chiede a tutti di scendere in campo. Agli enti pubblici in primis, alle multiutility, ai privati e ai cittadini. Bisogna ripensare le strutture. Ad esempio a fronte di una concreta elettrificazione della nostra vita sarà necessario pensare a una rete che possa supportare i bisogni di energia elettrica. per questo il connubio di Aem e A2A è molto importante».

fotovoltaico

A riprendere la provocazione dei pannelli fotovoltaici su tutti i tetti della città è stato anche Renato Mazzoncini, amministratore delegato e direttore generale di A2A: «È vero che serve una visione per immaginare un mondo green e sostenibile, ma è altrettanto importante la concretezza nella capacità di avere le autorizzazioni per fare le cose e realmente trasformare i territori, per questo c’è bisogno di un dialogo reale e concreto con tutti i tasselli della società — ha detto —. In merito alla possibilità di montare pannelli fotovoltaici sui tetti di palazzi e abitazioni delle nostre città, due settimane fa stavo parlando con uno dei responsabili del Demanio. Mi ha detto che stanno pensando di mettere su palazzi antichi impianti fotovoltaici. Ad una situazione straordinaria si deve rispondere con azioni fuori dall’ordinario. Per questo mi hanno raccontato che si sta pensando di immaginare autorizzazioni temporanee alla posa di impianti fotovoltaici anche su edifici storici nella città italiane. L’idea potrebbe essere quella di pensare alla possibilità di montare impianti fotovoltaici per periodi definiti, per vent’anni e non per sempre. Vent’anni è infatti l’arco di tempo necessario ad ammortizzare il costo dell’impianto».

È questa un’ipotesi allo studio che potrebbe, così, arginare i pur leciti impedimenti posti dalla Sovrintendenza, impedimenti che dovrebbero trovare una ratio in relazione anche alla condizione contingente che si sta vivendo. «Le Energy Community sono una possibilità, ma non possono essere una soluzione — ha continuato l’Ad di A2A —. I grandi investimenti strutturali sono importanti e necessari. Noi in Friuli Venezia Giulia stiamo per realizzare un impianto fotovoltaico che si estenderà su 80 ettari e che permetterà di produrre energia solare alla metà dei costi di quello sui tetti delle case. Un Paese diventa realmente competitivo dal punto di vista energetico solo attraverso grandi impianti, che ovviamente coesistono con quelli di piccole dimensioni e anche con le future energy community».

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