L'ANALISI
15 Ottobre 2022 - 05:30
La data del 14 ottobre 2022 è destinata a entrare nella piccola, grande storia del territorio cremonese. Lo si deve a un gesto simbolico andato in scena ieri a Sospiro: la posa della prima pietra del Centro Nazionale Autismo.
La sfida è ambiziosa: creare una struttura innovativa, a suo modo rivoluzionaria, per la gestione del disagio psichico. «Non dovremo più vergognarci di essere definiti il paese dei matti», ha ricordato il sindaco Fausto Ghisolfi. Al contrario!
D’ora in poi Sospiro avrà l’onore e l’orgoglio di essere stato scelto dalla massima autorità mondiale in materia - il Kennedy Krieger Institute della J. Hopkins University di Baltimora - come sede ideale per l’Italia e l’Europa. Significherà letteralmente riportare alla vita persone che altrimenti sarebbero escluse dalla società e dalla quotidianità.
La Fondazione Sospiro se ne occupa con impegno e successo da 125 anni e dopo aver vinto la sfida più difficile (meno farmaci, più riabilitazione) progetta il definitivo salto di qualità: insegnare agli autistici e alle loro famiglie a vivere in autonomia e in libertà. Non per tutti sarà possibile, ma la nascente struttura offrirà almeno un’opportunità. A rotazione. Perché nessuno più sia costretto a trascorrere l’intera vita in isolamento, condannato a un ergastolo senza colpa.
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