Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CARO ENERGIA: L'EMERGENZA

«Il Po non si alza più», Isola Serafini dimezza la produzione elettrica

Portata sotto i 400 metri cubi al secondo: il valore medio del periodo è pari a 961

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

14 Ottobre 2022 - 05:25

«Il Po non si alza più», Isola Serafini dimezza la produzione elettrica

CREMONA - La lunga coda dell’emergenza siccità continua a rappresentare anche un problema energetico. Mentre il livello del fiume Po resta nettamente al di sotto delle medie (ieri al ponte si è assestato sui -6,95 metri) persiste infatti il conseguente calo di produzione da centrali idroelettriche, che secondo quanto stimato da Terna da gennaio ad oggi ha subito una riduzione del 40-42% rispetto al 2021. Restano ancora poco più di due mesi per tentare di colmare il più possibile questo gap, che pesa soprattutto per una ragione: a luglio in Italia sono stati consumati più kilowattora rispetto allo stesso mese del 2021. Per la precisione un +2,2%. Insomma: si produce di meno tramite fonti rinnovabili ma si consuma di più, nonostante le bollette salasso.


ANCHE ISOLA SERAFINI AL 50%


Anche il vicino impianto di Isola Serafini, a Monticelli d’Ongina, continua a funzionare al 50%: dopo il lungo stop totale che si è protratto dal 16 giugno alla seconda metà di agosto, attualmente sono attivi solo due gruppi di turbine su quattro e – viene spiegato dal gestore Enel Green Power – la situazione resta costantemente monitorata. Va detto che Terna aveva registrato un calo di produzione idroelettrica già nel 2021 rispetto al 2020, sebbene più moderata: -5,4%. Segno che i cambiamenti climatici stanno progressivamente impoverendo il settore. Di contro, già nel 2021 la richiesta di energia elettrica in Italia era salita raggiungendo i 318.075 GWh: +5,6% rispetto al 2020. Sconfortante anche il dato sul contributo che tutte le energie rinnovabili danno alla domanda elettrica italiana: nel primo semestre di quest’anno è stato del 33%, quando nello stesso periodo di un anno fa era stato del 38,8%. Le energie pulite hanno prodotto -7,4 TWh rispetto al 2021. Parlando solo del comparto idroelettrico, nella prima parte dell’anno è arrivato a coprire l’8,7% della richiesta mentre un anno fa arrivava al 15%. La diminuzione produttiva attestata fino alla fine dell’estate stando all’ultimo report Terna è pari -9,4 TWh. E il calo viene soltanto in piccola parte compensato dall’incremento produttivo riconducibile al fotovoltaico (+9,9%) e all’eolico (+9%).

L'OSSERVATORIO CRISI IDRICA

Del persistere della crisi idrica si è parlato anche nel corso dell’ultimo Osservatorio convocato dall’Autorità distrettuale del fiume Po, dal quale è emerso che la quasi totalità della Pianura padana resta saldamente ancorata ad indicatori idro-meteo-climatici del tutto negativi. Le scarse precipitazioni cadute nella prima decade di ottobre, per lo più in maniera disomogenea sul territorio, non hanno quindi inciso in maniera sufficiente per stravolgere o almeno invertire gli equilibri preesistenti. Attualmente nel territorio di Cremona la portata del Po è pari a 387 metri cubi al secondo, a fronte di un valore medio del periodo che corrisponde a 961 mc/s. Non va meglio a Piacenza dove la portata è 297 metri cubi e la media del periodo indica 770 mc/s. Durante il summit è anche emerso che la carenza idrica accumulata da inizio anno ha inciso sull’impoverimento delle falde sotterranee, che hanno così assorbito quasi tutte le piogge più recenti confermando un generale scenario idrologico – sia lungo il Grande Fiume sia per quanto riguarda i suoi affluenti – molto deficitario. È dunque stato fotografato un contesto che presenta ancora un livello di severità idrica piuttosto alto, in particolare nelle aree di Piemonte e Lombardia dove la magra estrema non accenna ad attenuarsi. Riempimento ai minimi storici anche per i laghi: il Maggiore è al 19%, il lago di Como al 9%, il lago d’Iseo-d’Idro all’8%, il lago di Garda al 22%. In Lombardia in questo periodo dell’anno la somma delle quantità complessive contenute nei laghi solitamente si aggira attorno ai 550 milioni di metri cubi invasati, mentre oggi se ne registrano solo 169.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400