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CREMA. IL FUTURO DELLE SCUOLE SUPERIORI

Galilei in via Bramante, trasloco salva traffico

Nuovo Racchetti Da Vinci: vertice tra Comune e Provincia. Il sindaco: ora gli studi di fattibilità

Cristiano Mariani

Email:

cmariani@laprovinciacr.it

10 Aprile 2025 - 05:25

Galilei in via Bramante, trasloco salva traffico

CREMA - Da semplice idea, a ipotesi da approfondire, con tanto di simulazioni: leggasi studio di fattibilità e costi. Che, nel linguaggio prudente delle amministrazioni locali, assume i contorni di un progetto. Sul tavolo dell’incontro di martedì tra i vertici comunali cittadini e quelli dell’amministrazione provinciale, con il presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni nella veste di ‘garante’, c’erano i risvolti viabilistici legati alla realizzazione della nuova sede dei licei Racchetti-Da Vinci, lungo la direttrice della già più che congestionata via Libero Comune.

Con la proposta, abbozzata già da queste colonne dal sindaco Fabio Bergamaschi, di un trasferimento del Galilei, l’istituto superiore più popoloso della dell’intero distretto. Di cui ha suggerito la collocazione nell’ex polo universitario di via Bramante, complesso in comproprietà tra i due enti e del quale è in corso la ristrutturazione. Chiaro l’intento: sgravare dal traffico, destinato inevitabilmente ad aumentare con l’arrivo del nuovo complesso scolastico da una ventina di milioni di euro di valore, a ridosso di quella che, ormai, è la tangenziale interna della città: 5 milioni e 100mila i veicoli che la percorrono mediamente ogni anno.

E per quanto riferito dal leader della giunta di piazza Duomo, affiancato nel vertice dalla vice Cinzia Fontana, l’accoglienza riservata alla proposta è stata tutt’altro che gelida. Anzi. Anche perché il confronto non ha esulato dal valore economico degli scenari, legati alla realizzazione della futura scuola, con la conseguente modifica della viabilità, dei cui costi l’amministrazione cittadina non intenderebbe farsi carico, almeno non in toto.

Sottolineando, invece, come il trasloco in via Bramante del Galilei (oggi in via Matilde di Canossa) garantirebbe, all’ente guidato da Roberto Mariani in quanto titolare della gestione delle superiori, un risparmio di 350mila euro l’anno. Vale a dire il canone d’affitto della sede del liceo tecnologico, costola dell’istituto diretto da Paola Orini. Senza contare, poi, che una collocazione alternativa al futuro Racchetti, opera ormai alla vigilia del bando di gara, comporterebbe la necessità di acquistare un’ulteriore area. Quindi maggiori spese.

Insomma l’impressione, almeno tra i cremaschi, è che la proposta avanzata abbia fatto breccia. «In una città come la nostra — analizza Bergamaschi — dove ogni giorno convergono oltre ottomila studenti delle superiori, è imprescindibile affrontare con attenzione il tema delle sedi degli istituti: un nodo cruciale, che incide direttamente sulla qualità della vita urbana».

Tanto, che l’amministrazione ha sollecitato la provincia ad attivare un tavolo di confronto permanente. E nel primo incontro — la sottolineatura — «è emersa una convergenza unanime sulla necessità di evitare scelte isolate. L’esempio emblematico — nel dettaglio — è il progetto del nuovo polo scolastico nell’area di San Bartolomeo. Sebbene l’iniziativa risponda al bisogno concreto di moderni spazi — analizza il sindaco — è altrettanto chiaro come un simile intervento, se non accompagnato da una revisione profonda della viabilità, potrebbe mettere in crisi l’intero comparto urbano.

Si è dunque valutata l’opportunità di riconsiderarne la localizzazione, orientandosi verso zone della città più connesse al sistema di trasporto pubblico, in particolare nell’area limitrofa alla stazione ferroviaria. Tale scelta, oltre ad alleggerire i flussi veicolari privati, potrebbe rappresentare un’occasione concreta per potenziare il trasporto pubblico locale».

E sin qui la valutazione d’insieme. «Degna di nota — entra nello specifico il leader di giunta — è stata inoltre la proposta, da me formulata, accolta con ampio interesse, di trasferire l’istituto Galilei nell’area dell’ex Olivetti. Una scelta che non risponde solo alla necessità di decongestionare il quartiere di via Libero Comune, ma che apre a una prospettiva ambiziosa: la creazione di un vero e proprio polo della formazione tecnica, in cui far dialogare l’istruzione superiore con quella post-diploma, i corsi Its.

Le parti tecniche del Comune e della Provincia — anticipa — sono ora chiamate a elaborare concretamente questa visione, individuando volumi realizzabili, possibili ampliamenti e tutte le condizioni necessarie per una ridistribuzione coerente, sostenibile e lungimirante. Si tratta di un’operazione che non solo risponde a un’urgenza logistica, ma — assicura — che si pone come elemento fondativo di una nuova città scolastica, integrata e funzionale.

La realizzazione del prolungamento della Gronda nord, infatti, costituirà un ulteriore fattore facilitante, per rendere questa visione pienamente attuabile, favorendo una migliore distribuzione dei flussi di traffico e l’accessibilità ai nuovi poli d’istruzione».

«Il tema del riordino scolastico — la chiosa di Bergamaschi — si rivela dunque, con chiarezza, un argomento politico-amministrativo strategico, su cui è fondamentale investire energie progettuali e risorse concrete. Non si tratta solo di costruire o trasferire edifici, ma di ripensare il ruolo della scuola nella città, la sua funzione sociale, l’accessibilità e il contributo al tessuto urbano.

E in questo senso, il percorso avviato, che ha visto la convergenza e la responsabilità condivisa di tutti gli attori coinvolti, è un segnale importante. È il segnale che Crema è pronta a costruire le prospettive future della propria ‘città della conoscenza’».

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