L'ANALISI
27 Marzo 2025 - 05:05
(Foto IA)
CREMA - I futuri infermieri, pronti a laurearsi grazie al corso che si tiene ormai da due anni negli spazi dell’ex tribunale, diventano una preziosa risorsa non solo per l’ospedale, ma anche per le strutture sanitarie assistenziali del Cremasco.
L’Asst ha infatti stipulato una convenzione con le principali case di riposo del territorio, dalla Fondazione benefattori cremaschi, all’Ospedale dei poveri di Pandino, dalla Vezzoli di Romanengo, al Caimi di Vailate. Nell’accordo sono comprese anche le Rsa di Soncino e Treviglio, oltre all’Asst di Bergamo ovest.
Gli studenti potranno effettuare i loro tirocini professionalizzanti in tutte queste strutture, oltre ovviamente a prestare servizio all’ospedale Maggiore di largo Dossena. Forze fresche, insomma, che possono fare molto comodo alle case di riposo cremasche. Come tutte le strutture sanitarie e assistenziali, anche le Rsa risentono infatti della carenza di figure professionali e della difficoltà a reperirle sul mercato.
Tra i neolaureati, molti sono stati coloro che hanno deciso di vivere la loro prima esperienza lavorativa nel Cremasco. Una dozzina hanno concluso a fine 2024 il loro percorso iniziato nel 2021, quando si erano iscritti al corso di laurea. Per offrire loro un posto di lavoro c’era chi attendeva anche da un anno. Non hanno avuto quindi difficoltà nello scegliere la prima esperienza.
Senza dimenticare che sta crescendo una nuova generazione di cremaschi, che già dalle superiori si è forma per le professione sanitarie grazie all’indirizzo biomedico del Galilei. La scuola aveva introdotto già dal 2017 il corso in biologia con curvatura biomedica.
Annualmente sono circa una quarantina gli iscritti al corso di laurea in Infermieristica promosso da università di Milano con l’Asst, che si avvale, come docenti, anche di figure professionali dell’ospedale Maggiore. Il programma di studi prevede lezioni teoriche e appunto una parte pratica, con tirocini in strutture del territorio che consentono ai futuri laureati di imparare sul campo.
La dotazione di laboratori, attrezzati nell’ex tribunale, è di ultima generazione e anche questo aiuta nella formazione. L’ultimo gruppo di diplomati è del luglio 2024, formato da 18 ragazzi e ragazze. La scarsità di infermieri in Lombardia è risaputa.
Negli anni scorsi la Regione ha aperto anche al reclutamento all’estero. Secondo i dati Ocse del 2022, in Lombardia mancavano circa 9mila infermieri. Numeri cresciuti nel 2023 e l’anno scorso, tenuto conto di pensionamenti e abbandoni del sistema sanitario pubblico e privato ed espatri che ammontavano a circa 4mila unità l’anno.
Ovviamente l’ospedale di Crema e più in generale tutte le strutture socio sanitarie non fanno eccezione. In occasione di concorsi, la procedura prevede che ogni candidato giudicato idoneo sia contattato singolarmente, per avere conferma o meno dell’accettazione dell’incarico. C’è da considerare anche l’elevato turn over, ovvero figure professionali che, dopo qualche mese al Maggiore o in un’altra realtà del Cremasco, decidono magari di avvicinarsi a casa.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris