L'ANALISI
24 Marzo 2025 - 05:15
Le sorelle Rosa e Carolina Agazzi di Volongo
VOLONGO - Rosa e Carolina Agazzi di Volongo, figure di spicco nel panorama pedagogico italiano, in primo piano nella mostra immersiva ‘La scuola come laboratorio: pedagogie al femminile’. Il Comune, guidato dal sindaco Giovanni Piccinini, ha accolto con grande soddisfazione la richiesta di patrocinio: «Volongo, paese natale delle sorelle Agazzi, è onorato della richiesta giunta da parte dell’Archivio Storico INDIRE in coincidenza con l’evento Didacta Fiera, di cui INDIRE — Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa — è coordinatore scientifico», per «un evento espositivo che rende omaggio alle figure femminili che a vario titolo hanno contribuito allo sviluppo completo della persona».
L’iniziativa fa parte delle celebrazioni per il centenario dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (1925-2025), che si è tenuto a Firenze, durante Didacta Italia 2025, per poi proseguire il suo percorso itinerante a Venezia presso l’M9 – Museo del ’900.
Per il Comune di Volongo, paese natale delle Agazzi, questo patrocinio rappresenta un significativo riconoscimento dell’eredità educativa lasciata dalle due illustri concittadine. L’iniziativa sottolinea l’importanza delle loro metodologie innovative, che hanno rivoluzionato l’insegnamento della prima infanzia, ponendo l’accento sull’educazione come processo esperienziale e laboratoriale. Ciò che si chiama ‘metodo Agazzi’ non è un sistema di procedimenti didattici da osservare rigidamente nella pratica educativa. L’insegnante, il metodo deve costruirselo da sé, giorno per giorno, attraverso la viva esperienza. Il metodo evita ai bambini, una vita troppo sedentaria: nell’aula si starà il meno possibile; solo quanto basta per le preghiere, per i trattenimenti, per i canti. Il resto della giornata è occupata dalle libere attività che esigono movimento nella scuola e all’aperto. Alle sorelle Agazzi sono state intitolate diverse scuole: a Volongo, a Cremona (scuola dell’Infanzia in via Ticino), a Milano, Roma, Brescia, Verona, Novara, Firenze, Prato, Foggia, Molfetta.
La mostra, organizzata da INDIRE, esplora il ruolo fondamentale della scuola non solo come strumento di alfabetizzazione, ma anche come istituzione sociale chiave per la crescita individuale e collettiva. Attraverso un’esposizione di matrice attivistica, viene raccontata la scuola come un ‘laboratorio’ di emancipazione, aperto a nuove esperienze e alla valorizzazione delle opportunità educative. Numerose istituzioni culturali e educative hanno collaborato alla realizzazione dell’evento.
Il percorso espositivo rende omaggio a diverse figure femminili che hanno contribuito all’educazione, partendo dalle docenti impegnate nei contesti più remoti d’Italia per promuovere l’alfabetizzazione delle masse a fine Ottocento, fino alle pioniere della pedagogia moderna. Tra queste, oltre alle sorelle Agazzi, vengono ricordate Giuseppina Pizzigoni, Maria Montessori, Alice Hallgarten Franchetti, Maria Maltoni, Gisella Galassi Ricci e Idana Pescioli.
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