L'ANALISI
11 Marzo 2025 - 05:20
Giovanni De Grazia, Franco Bordo e uno scorcio della sede operativa di Aprica nella zona di Santa Maria
CREMA - I camion della raccolta rifiuti che fanno avanti e indietro dalla zona industriale di Santa Maria emanano cattivi odori che creano non pochi disagi alle numerose realtà industriali e artigianali dell’area. Tornano a protestare gli imprenditori (sono oltre 30 le aziende che hanno sede nel quadrilatero tra le vie Volta, De Chirico, Pascoli e Fermi): nei giorni scorsi hanno evidenziato il problema portandolo all’attenzione dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, impegnati in un tour nel quartiere a nord della città.
E la preoccupazione cresce anche tra i residenti, data la prospettiva che in via Volta, a poche centinaia di metri dalla sede operativa di Aprica, e precisamente nel capannone dell’ex cartiera di via Sanzio, venga aperto il nuovo deposito temporaneo dei rifiuti della differenziata, umido in testa.
«La piattaforma per lo smaltimento dei rifiuti, trasferita dalla discarica di via Colombo nel nuovo capannone di 6mila metri quadri nell’area Pip di Santa Maria, era stata presentata nel 2022 in campagna elettorale dall’amministrazione come un sito ecologico privo di impatti olfattivi, senza impatto ambientale e senza traffico di mezzi pesanti – chiariscono gli esponenti del principale partito di opposizione, guidato dal capogruppo Giovanni De Grazia –: in realtà si è rivelato tutto il contrario provocando disagio alle attività. Inoltre, a poche centinaia di metri dalle abitazioni delle vie Ragazzi del ’99, Bramante, Prati e Montanaro, è stato acquistato un ulteriore capannone di grosse dimensioni che diventerà l’hub per tutto il Cremasco con la funzione di deposito rifiuti dell’umido».
Il sito era una cartiera. «Il progetto sarà fortemente d’impatto, non solo per i residenti, ma per tutto il polo industriale che vedrà penalizzati gli investimenti nei capannoni e la futura economia di tutte le attività». Aprica, la società che si occupa della raccolta rifiuti, punta ad aprire il nuovo sito, pur senza mandare in pensione la storica piattaforma di via Colombo. Quest’ultima, continuerà a essere utilizzata come centro di conferimento dei materiali che non vengono ritirati dal porta a porta, così da consentire ai cremaschi un facile smaltimento.
In merito ai lavori di allestimento del futuro hub l’assessore all’Ambiente Franco Bordo precisa. «Ci sono stati rallentamenti e non è ancora terminato l’iter autorizzativo da parte della Provincia. Per quanto riguarda il discorso abbattimento odori, ci siamo attivati assumendo un ruolo di mediazione, in modo che si adottino gli accorgimenti utili. Credo che il ritardo nel completamento delle opere sia dovuto anche al passaggio da Linea gestioni ad Aprica, che ha comportato un momento di verifica e supervisione. Nell’ultimo incontro ci hanno spiegato che stavano riprendendo in mano il progetto, ma i tempi per arrivare alla sua conclusione sono ampi. Su questo tema, è la Provincia che dà le disposizioni e il privato deve ottemperare alle prescrizioni. Per quanto ci riguarda l’interesse pubblico prevalente è quello del buon funzionamento del servizio di gestione dei rifiuti, che per noi è garantito al cento per cento grazie alla piattaforma di via Colombo».
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